Lo scrigno tardo-gotico dove si respira il Medioevo: visite alla Chiesa di Santa Maria delle Scale di Ragusa

Particolare della Chiesa di Santa Maria delle Scale a Ragusa
Cortili segreti, dimore aristocratiche, chiese spettacolari. E perfino l’antico circolo di conversazione riservato solo agli aristocratici. Una città che si svela in venticinque tappe-gioiello, per la seconda edizione de "Le Vie dei Tesori" a Ragusa, che si svolge nei tre weekend dal 4 al 20 ottobre.
Sempre in primo piano nelle vedute più fotografate della città antica, la chiesa di Santa Maria delle Scale è quella che meglio conserva i segni di un glorioso passato medievale.
Voltate le spalle a un panorama mozzafiato, si entra a visitarla e si scopre che portali e cappelle, miracolosamente scampati al terremoto del 1693, raccontano ancora oggi una storia secolare, altrove cancellata dal sisma. Bisogna quindi godere di questo ricco scrigno della città, l’unico che ha conservato intatta la sua veste quattro-cinquecentesca.
Qui, con la fantasia, sembrerà di cogliere i maestri del Gotico e del Rinascimento intenti a dialogare con la pietra delle volte, a scolpire e intagliare figure vegetali e animali, a decorare gli elementi architettonici. Occhio anche agli affreschi medievali e al magnifico altorilievo in terracotta di Caltagirone risalente al 1538.
A Ragusa sono più di 20 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
Sempre in primo piano nelle vedute più fotografate della città antica, la chiesa di Santa Maria delle Scale è quella che meglio conserva i segni di un glorioso passato medievale.
Voltate le spalle a un panorama mozzafiato, si entra a visitarla e si scopre che portali e cappelle, miracolosamente scampati al terremoto del 1693, raccontano ancora oggi una storia secolare, altrove cancellata dal sisma. Bisogna quindi godere di questo ricco scrigno della città, l’unico che ha conservato intatta la sua veste quattro-cinquecentesca.
Qui, con la fantasia, sembrerà di cogliere i maestri del Gotico e del Rinascimento intenti a dialogare con la pietra delle volte, a scolpire e intagliare figure vegetali e animali, a decorare gli elementi architettonici. Occhio anche agli affreschi medievali e al magnifico altorilievo in terracotta di Caltagirone risalente al 1538.
A Ragusa sono più di 20 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
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