"Le Vie dei Tesori" svela i luoghi di Palermo: le visite inedite, esperienze e passeggiate
La Chiesa di San Ciro a Palermo
Entrare nelle sconosciute Grotte dei Giganti dove si nascondevano i palermitani sotto i bombardamentidel ’43, o avvicinare San Ciro che, solitaria e misteriosa, chiunque ha visto imboccando l’autostrada.
Ma anche ritornare dopo tempo nella necropoli punica o nella ex Manifattura tabacchi, scoprire le tombe degli Inquisitori nella cappella spagnola della Gancia. Volare in almeno quattro modi diversi (piper, aliante, parapendio e drone), entrare all'Ucciardone o nella Questura, incuriosirsi per gli innumerevoli aneddoti di uno storico appassionato, passare di chiesa in cappella, da un’azienda di frutti tropicali ad una visita teatralizzata.
Le Vie dei Tesori è uno dei più grandi e partecipati festival italiani di scoperta del patrimonio: torna a Palermo da venerdì 6 ottobre e per cinque weekend fino al 5 novembre. Una nuova edizione – la diciassettesima – per “riappropriarsi della bellezza” e raccontare l’intera Isola.
E da Palermo è prevista anche una rete di pullman AutoService per raggiungere le altre città in maniera comoda e senza stress, secondo il calendario disponibile sul sito de "Le Vie dei Tesori", già colmo di notizie, curiosità e schede da consultare anche tramite la app gratuita.
I LUOGHI INEDITI
Per la prima volta si entra nelle Grotte dei Giganti di San Ciro o Maredolce citate dal Fazello, dove furono ritrovate le ossa fossili di elefanti e ippopotami oggi al Museo Gemmellaro; e poco lontano, la chiesetta di San Ciro.
Si entra a Palazzo Sclafani, coetaneo dello Steri; nell’enorme Palazzo Ex Ministeri, dove è ancora in corso un importante restauro e si ritornerà dopo un anno anche nei sontuosi saloni di Villa Niscemi. Riapre le porte la Manifattura Tabacchi, si visita dopo tempo l’enorme necropoli punica che dai Danisinni arriva a corso Tukory.
Saranno aperti alle visite per la prima volta in assoluto la sede della LUMSA, ex monastero delle Carmelitane in stile neogotico, e si potrà gettare uno sguardo al cantieri dell’ex Stazion e Lolli; e l’IRFIS, dove si racconterà la storia economica delle piccole imprese e industrie siciliane tra documenti e arredi d’epoca.
Aperte in tutto una trentina tra chiese e oratori, ma sarà sicuramente una sorpresa lo splendido e sontuoso Carminello della fine del ‘500, sede della Compagnia della Madonna del Carmine. La chiesa di Santa Teresa alla Kalsa con l’altare tappezzato interamen te di lapislazzuli, ametiste, agate. E, praticamente di fronte, Santa Maria della Pietà.
E ancora, il Boccone del Povero nel convento medievale di San Marco; il tempio razionalista della Casa del Mutilato, oggi sede della sezione penale del Giudice di Pace. E infine, a Villa Magnisi c’è un giardino di piante officinali; e sul tracciato di una Ruga cinquecentesca, sorge palazzo Oneto di San Lorenzo, che divenne famoso nel 1860 perché il suo proprietario, fervente patriota, lo mise a disposizione delle truppe garibaldine come ospedale militare.
LE ESPERIENZE
Si parte da due luoghi iconici della città, l'Ucciardone, la fortezza degli anni bui, oggi centro di diversi programma di rieducazione; e Porta Nuova, che un vicerè trasformò in alco va e che ospitò Garibaldi.
Poi la Palazzina dei Quattro Pizzi di Vincenzo Florio che tanto piacque allo Zar; il sontuoso palazzo Francavilla affacciato sul Teatro Massimo (di cui si visiterà il palcoscenico scoprendo tutto ciò che avviene dietro le quinte).
L’esperienza di volo che è un must del festival, si fa in quattro: dall'aeroporto di Boccadifalco (che si potrà visitare con due diversi percorsi, compresi i bunker e la torre di controllo), agli abituali voli in Piper si aggiungono il volo su parapendio e su motoaliante, sempre in tandem con l’istruttore. E un focus su i droni, scoprendo che non sono soltanto usati per controllare il territorio.
Dal cielo al mare: ecco il waterfront visto dalla famosa Lisca Bianca e i tour in barca tra grotte e ninfei. Se poi si vuole andare ancora più giù, a Palazzo Santamarina c’è un bunker trasformato in Spa; e saranno sold out (come al solito) in un soffio i percorsi nei qanat arabi.
LE MOSTRE
Due le mostre inserite nel programma del festival: la grande esposizione immersiva su Banksy, in esclusiva per la Sicilia, che trasformerà Palazzo Trinacria, sede della Fonda zione Pietro Barbaro, in uno spazio multimediale per scoprire il mondo dell’artista.
E il lavoro che il sivigliano Miki Leal sta conducendo all’Istituto Cervantes, nel cuore dellaVucciria, seguendo le suggestioni del viaggio di Goethe in Italia, e l’inventiva eclettica di Carlo Mollino.
LE PASSEGGIATE
Condotte da botanici, urbanisti, giornalisti, storici, sono una delle anime più seguite del festival. Sono 80, alcune replicate più volte, tante vengono proprio richieste ogni anno dagli appassionati che si mettono sulle tracce di personaggi, stili, figure. Dai Florio nella Palermo della Belle Epoque, alla città normanna, dagli aneddoti legati ai vicoli agli spunti dati dai set.
Dentro e fuori le "mura", di giorno e dinotte, all’alba e altramonto,dalla Palermo araba,alle orme impresse dei gattopardi, cercando Goethe o cercando un fiume sotterraneo, persino adocchiando un bosco dimenticato ai margini della Conca d’Oro; cercando le periferie che faticosamente rinascono (dallo Zen allo Sperone, quartieri da rileggere in controluce); tuffandosi nella Mondello Liberty delle ville eleganti, nel Parco della Favorita che è una sorpresa.
I FUORI PORTA
Le esperienze fuori porta del festival a Cala Rossa a Terrasini, per miscelare sapientemente trekking e snorkeling; a Porticello in barca a vela, ma si potrà anche immergersi con i sub esperti; visitare il parco storico diVilla Filangeria Santa Flavia, o inerpicarsi a Pizzo Cannita e ancora, bussola alla mano, vi spiegheranno come non perdersi aMonte Catalfano.
COME PARTECIPARE
Per partecipare a Le Vie dei Tesori basta acquistare il coupon per l’ingresso con visita guidata sul sito web o negli infopoint allestiti durante il Festival in ogni città.
Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite, da 10 euro per 4 visite e da 3 euro è valido per un singolo ingresso. Per le passeggiate è previsto un coupon da 6 euro. Per le esperienze, i coupon sono di valore variabile. Consigliata la prenotazione on line.
A chi prenota viene inviata per mail una pagina con un codice QR con giorno/orario di prenotazione da mostrare all’ingresso dei luoghi sul proprio smartphone o stampata. In alternativa, ci si può presentare all’ingresso dei luoghi mostrando la pagina con il codice QR ricevuta via mail al momento dell’acquisto, ma si entrerà solo se ci sono posti disponibili.
I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più visitatori, anche simultaneamente e in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore. Nei luoghi disponibili solo ticket da 3 euro.
Ma anche ritornare dopo tempo nella necropoli punica o nella ex Manifattura tabacchi, scoprire le tombe degli Inquisitori nella cappella spagnola della Gancia. Volare in almeno quattro modi diversi (piper, aliante, parapendio e drone), entrare all'Ucciardone o nella Questura, incuriosirsi per gli innumerevoli aneddoti di uno storico appassionato, passare di chiesa in cappella, da un’azienda di frutti tropicali ad una visita teatralizzata.
Le Vie dei Tesori è uno dei più grandi e partecipati festival italiani di scoperta del patrimonio: torna a Palermo da venerdì 6 ottobre e per cinque weekend fino al 5 novembre. Una nuova edizione – la diciassettesima – per “riappropriarsi della bellezza” e raccontare l’intera Isola.
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Quest’anno il festival riaccoglie il progetto satellite Terre dei Tesori: aprono cantine, vigneti,frantoi, caseifici, vivai, in collaborazione con l’Assessorato regionale all’Agricoltura.E da Palermo è prevista anche una rete di pullman AutoService per raggiungere le altre città in maniera comoda e senza stress, secondo il calendario disponibile sul sito de "Le Vie dei Tesori", già colmo di notizie, curiosità e schede da consultare anche tramite la app gratuita.
I LUOGHI INEDITI
Per la prima volta si entra nelle Grotte dei Giganti di San Ciro o Maredolce citate dal Fazello, dove furono ritrovate le ossa fossili di elefanti e ippopotami oggi al Museo Gemmellaro; e poco lontano, la chiesetta di San Ciro.
Si entra a Palazzo Sclafani, coetaneo dello Steri; nell’enorme Palazzo Ex Ministeri, dove è ancora in corso un importante restauro e si ritornerà dopo un anno anche nei sontuosi saloni di Villa Niscemi. Riapre le porte la Manifattura Tabacchi, si visita dopo tempo l’enorme necropoli punica che dai Danisinni arriva a corso Tukory.
Saranno aperti alle visite per la prima volta in assoluto la sede della LUMSA, ex monastero delle Carmelitane in stile neogotico, e si potrà gettare uno sguardo al cantieri dell’ex Stazion e Lolli; e l’IRFIS, dove si racconterà la storia economica delle piccole imprese e industrie siciliane tra documenti e arredi d’epoca.
Aperte in tutto una trentina tra chiese e oratori, ma sarà sicuramente una sorpresa lo splendido e sontuoso Carminello della fine del ‘500, sede della Compagnia della Madonna del Carmine. La chiesa di Santa Teresa alla Kalsa con l’altare tappezzato interamen te di lapislazzuli, ametiste, agate. E, praticamente di fronte, Santa Maria della Pietà.
E ancora, il Boccone del Povero nel convento medievale di San Marco; il tempio razionalista della Casa del Mutilato, oggi sede della sezione penale del Giudice di Pace. E infine, a Villa Magnisi c’è un giardino di piante officinali; e sul tracciato di una Ruga cinquecentesca, sorge palazzo Oneto di San Lorenzo, che divenne famoso nel 1860 perché il suo proprietario, fervente patriota, lo mise a disposizione delle truppe garibaldine come ospedale militare.
LE ESPERIENZE
Si parte da due luoghi iconici della città, l'Ucciardone, la fortezza degli anni bui, oggi centro di diversi programma di rieducazione; e Porta Nuova, che un vicerè trasformò in alco va e che ospitò Garibaldi.
Poi la Palazzina dei Quattro Pizzi di Vincenzo Florio che tanto piacque allo Zar; il sontuoso palazzo Francavilla affacciato sul Teatro Massimo (di cui si visiterà il palcoscenico scoprendo tutto ciò che avviene dietro le quinte).
L’esperienza di volo che è un must del festival, si fa in quattro: dall'aeroporto di Boccadifalco (che si potrà visitare con due diversi percorsi, compresi i bunker e la torre di controllo), agli abituali voli in Piper si aggiungono il volo su parapendio e su motoaliante, sempre in tandem con l’istruttore. E un focus su i droni, scoprendo che non sono soltanto usati per controllare il territorio.
Dal cielo al mare: ecco il waterfront visto dalla famosa Lisca Bianca e i tour in barca tra grotte e ninfei. Se poi si vuole andare ancora più giù, a Palazzo Santamarina c’è un bunker trasformato in Spa; e saranno sold out (come al solito) in un soffio i percorsi nei qanat arabi.
LE MOSTRE
Due le mostre inserite nel programma del festival: la grande esposizione immersiva su Banksy, in esclusiva per la Sicilia, che trasformerà Palazzo Trinacria, sede della Fonda zione Pietro Barbaro, in uno spazio multimediale per scoprire il mondo dell’artista.
E il lavoro che il sivigliano Miki Leal sta conducendo all’Istituto Cervantes, nel cuore dellaVucciria, seguendo le suggestioni del viaggio di Goethe in Italia, e l’inventiva eclettica di Carlo Mollino.
LE PASSEGGIATE
Condotte da botanici, urbanisti, giornalisti, storici, sono una delle anime più seguite del festival. Sono 80, alcune replicate più volte, tante vengono proprio richieste ogni anno dagli appassionati che si mettono sulle tracce di personaggi, stili, figure. Dai Florio nella Palermo della Belle Epoque, alla città normanna, dagli aneddoti legati ai vicoli agli spunti dati dai set.
Dentro e fuori le "mura", di giorno e dinotte, all’alba e altramonto,dalla Palermo araba,alle orme impresse dei gattopardi, cercando Goethe o cercando un fiume sotterraneo, persino adocchiando un bosco dimenticato ai margini della Conca d’Oro; cercando le periferie che faticosamente rinascono (dallo Zen allo Sperone, quartieri da rileggere in controluce); tuffandosi nella Mondello Liberty delle ville eleganti, nel Parco della Favorita che è una sorpresa.
I FUORI PORTA
Le esperienze fuori porta del festival a Cala Rossa a Terrasini, per miscelare sapientemente trekking e snorkeling; a Porticello in barca a vela, ma si potrà anche immergersi con i sub esperti; visitare il parco storico diVilla Filangeria Santa Flavia, o inerpicarsi a Pizzo Cannita e ancora, bussola alla mano, vi spiegheranno come non perdersi aMonte Catalfano.
COME PARTECIPARE
Per partecipare a Le Vie dei Tesori basta acquistare il coupon per l’ingresso con visita guidata sul sito web o negli infopoint allestiti durante il Festival in ogni città.
Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite, da 10 euro per 4 visite e da 3 euro è valido per un singolo ingresso. Per le passeggiate è previsto un coupon da 6 euro. Per le esperienze, i coupon sono di valore variabile. Consigliata la prenotazione on line.
A chi prenota viene inviata per mail una pagina con un codice QR con giorno/orario di prenotazione da mostrare all’ingresso dei luoghi sul proprio smartphone o stampata. In alternativa, ci si può presentare all’ingresso dei luoghi mostrando la pagina con il codice QR ricevuta via mail al momento dell’acquisto, ma si entrerà solo se ci sono posti disponibili.
I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più visitatori, anche simultaneamente e in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore. Nei luoghi disponibili solo ticket da 3 euro.
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