Le sepolture cristiane ornate di mosaici: visite all'area archeologica delle Latomie dei Niccolini di Marsala

Le latomie dei Niccolini a Marsala, visitabili con le "Giornate Fai per le scuole"
Campanili, palazzi nobiliari, aree archeologiche, chiese nascoste e cripte affrescate: a Marsala approda la manifestazione "Le Vie dei Tesori" nei tre weekend dal 13 al 29 settembre. Una città che va scoperta dai cunicoli alle terrazze sul mare, fino a musei inediti con le loro collezioni.
Apre le porte al pubblico l'area archeologica delle Latomie dei Niccolini, che costituisce il nucleo più importante tra le latomie utilizzate come cimitero dalla prima comunità cristiana di Lilibeo; era adiacente alla chiesa di Santa Maria dell’Itria e al vicino convento dei Padri Agostiniani, chiamati anche Niccolini, collegata a Santa Maria della Grotta da un costone roccioso percorribile, oggi franato.
Le latomie sono cave a cielo aperto da cui si estraeva il tufo, riutilizzate come cimitero: complessi sepolcrali con arcosoli (sepolture a cassa rettangolare sormontate da profonde nicchie ad arco), loculi e nicchie a parete.
L’arcosolio centrale conserva una ricca decorazione pittorica: nella lunetta, boccioli di rose rosse e simboli cristologici all’interno di 64 riquadri dipinti in rosso. L’elemento più rilevante è costituito dal piccolo ambiente che dava accesso a tre arcosoli, con un pavimento a mosaico policromo che raffigura un vaso a due anse (kantharos) dal quale sgorgano zampilli d’acqua, resi con tessere di pasta vitrea turchese.
A Marsala sono 21 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 45 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione nei giorni 15 e 29 settembre da Palermo a Marsala, al costo di 15 euro.
Apre le porte al pubblico l'area archeologica delle Latomie dei Niccolini, che costituisce il nucleo più importante tra le latomie utilizzate come cimitero dalla prima comunità cristiana di Lilibeo; era adiacente alla chiesa di Santa Maria dell’Itria e al vicino convento dei Padri Agostiniani, chiamati anche Niccolini, collegata a Santa Maria della Grotta da un costone roccioso percorribile, oggi franato.
Le latomie sono cave a cielo aperto da cui si estraeva il tufo, riutilizzate come cimitero: complessi sepolcrali con arcosoli (sepolture a cassa rettangolare sormontate da profonde nicchie ad arco), loculi e nicchie a parete.
L’arcosolio centrale conserva una ricca decorazione pittorica: nella lunetta, boccioli di rose rosse e simboli cristologici all’interno di 64 riquadri dipinti in rosso. L’elemento più rilevante è costituito dal piccolo ambiente che dava accesso a tre arcosoli, con un pavimento a mosaico policromo che raffigura un vaso a due anse (kantharos) dal quale sgorgano zampilli d’acqua, resi con tessere di pasta vitrea turchese.
A Marsala sono 21 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 45 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione nei giorni 15 e 29 settembre da Palermo a Marsala, al costo di 15 euro.
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