"Le Gesta dell'Orlando furioso" narrate da Brunello: Salvo Piparo in scena al Teatro comunale di Siracusa

"Le Gesta dell'Orlando furioso" con Salvo Piparo
Uno spettacolo divertente e colto che racconta, in modo volutamente "infedele", una delle più grandi favole della letteratura moderna occidentale: sabato 30 marzo Salvo Piparo torna in scena con "Le gesta dell'Orlando furioso" al Teatro comunale di Siracusa.
Il personalissimo cunto di Piparo - tratto dal suo canovaccio "Pupiata di Zucchero" - anima in scena pupi alti e finemente decorati che si muovono accompagnati dalla voce del mezzosoprano Costanza Licata, nel ruolo di Angelica, dall'elegante pianoforte di Irene Maria Salerno e dal ritmo delle percussioni di Francesco Cusumano. Lo spettacolo è una produzione dell'associazione culturale Kleis.
Un’antica storia d’amore e guerra, già messa in scena con la straordinaria regia di Luigi Maria Burruano, raccontata per bocca di Brunello che dà vita, attraverso la propria fantasia, ai suoi ricordi di venditore di zucchero e sogni.
Quello che va in scena è un racconto epico di gesta moderne, un poema che mescola presagi ingannevoli e pura follia: gli eroi di Ludovico Ariosto diventano visionari senza senno che chiedono consiglio ad una luna piena di ricotta come un biscotto di San Martino, Angelica una donna dai discutibili costumi e Medoro un amante instancabile e cocciuto.
Il personalissimo cunto di Piparo - tratto dal suo canovaccio "Pupiata di Zucchero" - anima in scena pupi alti e finemente decorati che si muovono accompagnati dalla voce del mezzosoprano Costanza Licata, nel ruolo di Angelica, dall'elegante pianoforte di Irene Maria Salerno e dal ritmo delle percussioni di Francesco Cusumano. Lo spettacolo è una produzione dell'associazione culturale Kleis.
Un’antica storia d’amore e guerra, già messa in scena con la straordinaria regia di Luigi Maria Burruano, raccontata per bocca di Brunello che dà vita, attraverso la propria fantasia, ai suoi ricordi di venditore di zucchero e sogni.
Quello che va in scena è un racconto epico di gesta moderne, un poema che mescola presagi ingannevoli e pura follia: gli eroi di Ludovico Ariosto diventano visionari senza senno che chiedono consiglio ad una luna piena di ricotta come un biscotto di San Martino, Angelica una donna dai discutibili costumi e Medoro un amante instancabile e cocciuto.
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