La tela del Caravaggio sulla patrona dei miracoli: visite alla Chiesa di Santa Lucia di Siracusa

La tela di Caravaggio custodita all'interno della Chiesa di Santa Lucia alla Badia di Siracusa
I fiumi, i papiri, le catacombe, il teatro, lo splendore candido di Ortigia: anche Siracusa - la greca che competeva con Atene, patria di Archimede e capitale dell’Impero bizantino, distrutta dal terremoto del 1693 e rinata barocca, oggi patrimonio Unesco - apre le porte dei suoi luoghi più belli per "Le Vie dei Tesori" nei tre weekend dal 13 al 29 settembre (leggi l'articolo di approfondimento).
Apre le porte al pubblico la Chiesa di Santa Lucia alla Badia che nasconde un tesoro straordinario come “Il seppellimento di Santa Lucia” del Caravaggio, in fuga da Malta.
Santa Lucia alla Badia integra lo stile tardo barocco con i ricordi di età spagnola. Non si conosce la data della sua fondazione con il vicino monastero, ma se ne hanno notizie già nel XV secolo, periodo al quale risalgono i due crocifissi lignei. Il bellissimo pavimento in formelle quadrangolari di maiolica dipinta è stato da poco restaurato.
È legata alla leggenda della patrona: mentre una gran folla si era riunita in chiesa per chiedere l’aiuto della santa per scampare alla grave carestia che affliggeva la città, una colomba si posò sul trono vescovile e in quello stesso momento giunse la notizia che una nave colma di grano e legumi stava entrando in porto. Siracusa era salva.
A Siracusa sono 21 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili. È previsto un pullman su prenotazione domenica 29 settembre da Palermo a Siracusa, al costo di 25 euro.
Apre le porte al pubblico la Chiesa di Santa Lucia alla Badia che nasconde un tesoro straordinario come “Il seppellimento di Santa Lucia” del Caravaggio, in fuga da Malta.
Santa Lucia alla Badia integra lo stile tardo barocco con i ricordi di età spagnola. Non si conosce la data della sua fondazione con il vicino monastero, ma se ne hanno notizie già nel XV secolo, periodo al quale risalgono i due crocifissi lignei. Il bellissimo pavimento in formelle quadrangolari di maiolica dipinta è stato da poco restaurato.
È legata alla leggenda della patrona: mentre una gran folla si era riunita in chiesa per chiedere l’aiuto della santa per scampare alla grave carestia che affliggeva la città, una colomba si posò sul trono vescovile e in quello stesso momento giunse la notizia che una nave colma di grano e legumi stava entrando in porto. Siracusa era salva.
A Siracusa sono 21 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili. È previsto un pullman su prenotazione domenica 29 settembre da Palermo a Siracusa, al costo di 25 euro.
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