La storia del martire cristiano nelle viscere di Catania: visite alla cripta di Sant'Eùplio

La Cripta di Sant'Eùplio a Catania
Katane – questo uno dei nomi d’origine di Catania, che in greco antico significa “grattugia”, probabilmente per le irregolarità del territorio lavico su cui sorge – fu distrutta più volte da eruzioni, terremoti e invasioni. Quella che vediamo oggi è il risultato dell’ultima splendida ricostruzione del 1693. "Le Vie dei Tesori", quest’anno dal 4 ottobre al 3 novembre, apre oltre quaranta luoghi: anfiteatri, chiese, cupole, palazzi nobiliari: un’occasione unica per scoprire una città dall’inconsueta bellezza.
La cripta di Sant'Eùplio è un'importante tappa nella città sotterranea, dove rivive la storia della Catania paleocristiana proprio al tempo di Eùplio, martire al quale questo luogo è dedicato.
Giovane di famiglia patrizia, dal carattere esuberante, innamorato di quei Vangeli che Domiziano aveva proibito con il suo editto, convocato nel Foro romano davanti al governatore della Sicilia Calvisiano, si autodenunciò come cristiano, portando con sé i Vangeli in segno di sfida. Fu torturato e decapitato.
Di questa antica cripta resta visibile un piccolo pilastro in stile corinzio che pare reggesse un vangelo in pietra. Quasi del tutto cancellato dall’umidità è l’affresco dell’altare, conservatosi fino agli anni Cinquanta, che rappresentava il santo catanese con il vescovo Serapione, a sua volta martirizzato.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 15 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 6 e il 27 ottobre da Palermo a Catania, al costo di 20 euro.
La cripta di Sant'Eùplio è un'importante tappa nella città sotterranea, dove rivive la storia della Catania paleocristiana proprio al tempo di Eùplio, martire al quale questo luogo è dedicato.
Giovane di famiglia patrizia, dal carattere esuberante, innamorato di quei Vangeli che Domiziano aveva proibito con il suo editto, convocato nel Foro romano davanti al governatore della Sicilia Calvisiano, si autodenunciò come cristiano, portando con sé i Vangeli in segno di sfida. Fu torturato e decapitato.
Di questa antica cripta resta visibile un piccolo pilastro in stile corinzio che pare reggesse un vangelo in pietra. Quasi del tutto cancellato dall’umidità è l’affresco dell’altare, conservatosi fino agli anni Cinquanta, che rappresentava il santo catanese con il vescovo Serapione, a sua volta martirizzato.
A Catania sono più di 40 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 15 minuti e non è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 6 e il 27 ottobre da Palermo a Catania, al costo di 20 euro.
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