La memoria della Compagnia di Gesù con preziosi incunaboli e cinquecentine: visita alla cappella e alla bibioteca del Gonzaga

Alcuni volumi della biblioteca dell'Istituto Gonzaga di Palermo
Terrazze, campanili, chiese sconosciute, palazzi privati, giardini, ex fabbriche, manifatture artigiane: sono 130 quest’anno i luoghi che il Festival "Le Vie dei Tesori" apre nei cinque weekend compresi tra il 5 ottobre e il 4 novembre a Palermo, la città Capitale della Cultura 2018 dove la manifestazione è nata nel 2006 e dove è giunta alla sua dodicesima edizione.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
L’Istituto Gonzaga fu fondato nel 1919 dalla Compagnia di Gesù. Da scoprire, per l’occasione, la cappella e la biblioteca.La prima, dedicata a San Giuseppe, fu realizzata negli anni Venti, ma venne abbellita con tre antichi altari di marmo provenienti dalla chiesa di Santa Maria della Grotta al Cassaro, oggi Biblioteca regionale. Appena restaurati, questi gioielli barocchi sono tornati a risplendere.
La biblioteca vanta un patrimonio di circa 32 mila volumi per il fondo moderno. Custodisce anche una parte cospicua (24 mila volumi) del prezioso Fondo librario antico, in tre sedi a livello nazionale (le altre due sono a Gallarate e a Napoli), che rappresenta la memoria storica della Compagnia dì Gesù. Tanti incunaboli e numerose cinquecentine. Considerando solo i testi antecedenti al 1830, il Fondo è costituito da circa centomila volumi, con catalogo informatizzato.
La visita ha una durata di 20 minuti ed è accessibile ai disabili.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
L’Istituto Gonzaga fu fondato nel 1919 dalla Compagnia di Gesù. Da scoprire, per l’occasione, la cappella e la biblioteca.La prima, dedicata a San Giuseppe, fu realizzata negli anni Venti, ma venne abbellita con tre antichi altari di marmo provenienti dalla chiesa di Santa Maria della Grotta al Cassaro, oggi Biblioteca regionale. Appena restaurati, questi gioielli barocchi sono tornati a risplendere.
La biblioteca vanta un patrimonio di circa 32 mila volumi per il fondo moderno. Custodisce anche una parte cospicua (24 mila volumi) del prezioso Fondo librario antico, in tre sedi a livello nazionale (le altre due sono a Gallarate e a Napoli), che rappresenta la memoria storica della Compagnia dì Gesù. Tanti incunaboli e numerose cinquecentine. Considerando solo i testi antecedenti al 1830, il Fondo è costituito da circa centomila volumi, con catalogo informatizzato.
La visita ha una durata di 20 minuti ed è accessibile ai disabili.
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