La città e la necropoli di Lilibeo: una passeggiata tra le rovine del Parco archeologico di Marsala

Un mosaico del Parco archeologico di Lilibeo a Marsala
Cicerone, questore a Lilibeo tra il 76 e il 75 avanti Cristo, la definì “splendidissima civitas”: la città fu fondata agli inizi del IV secolo dai Cartaginesi e dagli abitanti di Mozia, scampati all’assedio del tiranno Dionisio di Siracusa (397 avanti Cristo).
Il nome Lilybaeum secondo Diodoro Siculo deriva dalla fonte “Lilube” che sgorgava vicino Capo Boeo, secondo altri dall’etimo “ad Libiam”, per la vicinanza con l’Africa del Nord. Tre porti aveva Lilibeo, difesa da una poderosa cinta muraria.
Caposaldo della supremazia cartaginese nella Sicilia occidentale e dinamico centro commerciale, fu vinta dai Romani solo dopo la Battaglia delle Egadi (241 avanti Cristo).
Nel periodo ellenistico fu una fiorente città multietnica in cui convivevano pacificamente punici, greci e romani. I visitatori visiteranno i resti delle necropoli – punica, ellenistico-romana – degli ipogei paleocristiani fuori le mura, e delle fortificazioni; percorreranno gli assi viari principali, tra insulae romane, mosaici e terme.
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