La chiesa a cielo aperto alla Kalsa di Palermo: con "Le Vie dei Tesori" si scoprono i segreti dello Spasimo

Il Complesso monumentale di Santa Maria dello Spasimo a Palermo
Il fascino della chiesa a cielo aperto cattura chiunque. Lo Spasimo è il simbolo del centro storico ritrovato.
I lavori di costruzione iniziarono nel 1509 a opera dei monaci olivetani: il complesso però non venne mai completato in quanto, nel 1536, l’aggravata minaccia dell’armata turca indusse il vicerè di Sicilia don Ferrante Gonzaga a costruire un baluardo a ridosso della chiesa e del convento.
Nel 1520 si arricchì di un capolavoro: lo “Spasimo di Sicilia” di Raffaello, ora esposto al Prado di Madrid, protagonista di un celebre giallo storico: l’altare che lo conteneva, realizzato da Gagini, è in corso di ricollocazione grazie alle ricerche trentennali della storica dell’arte Maria Antonietta Spadaro.
Nel 1582 la chiesa venne adibita a spettacoli, ma nel secolo successivo divenne lazzeretto durante l’epidemia di peste. A metà del Settecento crollò la volta della navata centrale, che non verrà mai più ricostruita.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili.
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