L'ultima scoperta che ricorda la città prima del terremoto: la visita alla Chiesa del Carmine di Modica

Chiesa del Carmine di Modica
Fino a un secolo fa era la quarta città della Sicilia per numero di abitanti e importanza politica, “Regnum in regno”, capitale della Contea che corrispondeva quasi all’attuale territorio di Ragusa. Modica è tutta da scoprire: un viaggio lungo quindici tappe, per la seconda edizione de "Le Vie dei Tesori", che si svolge nei tre weekend dal 4 al 20 ottobre.
Il complesso della chiesa e del convento del Carmine è uno scrigno inesauribile di tesori, che continua a regalare sorprese svelando gradualmente sempre nuovi tasselli del passato medievale di uno dei più importanti edifici ecclesiastici della città.
Il festival permetterà di visitare uno degli accessi laterali alla chiesa, un portale gotico riconducibile alla seconda metà del XV secolo che ancora conserva tracce di decorazioni animali e vegetali e che fu scoperto per caso nel 2008 all’interno di una proprietà privata.
Gli scavi hanno restituito anche vari elementi architettonici e un ossario, con i resti probabilmente dei monaci Carmelitani, preziose testimonianze che aiutano a immaginare l’aspetto di Modica alla vigilia del catastrofico terremoto del 1693.
A Modica sono 15 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
Il complesso della chiesa e del convento del Carmine è uno scrigno inesauribile di tesori, che continua a regalare sorprese svelando gradualmente sempre nuovi tasselli del passato medievale di uno dei più importanti edifici ecclesiastici della città.
Il festival permetterà di visitare uno degli accessi laterali alla chiesa, un portale gotico riconducibile alla seconda metà del XV secolo che ancora conserva tracce di decorazioni animali e vegetali e che fu scoperto per caso nel 2008 all’interno di una proprietà privata.
Gli scavi hanno restituito anche vari elementi architettonici e un ossario, con i resti probabilmente dei monaci Carmelitani, preziose testimonianze che aiutano a immaginare l’aspetto di Modica alla vigilia del catastrofico terremoto del 1693.
A Modica sono 15 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
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