L'ex rifugio antiaereo dove si rivive la guerra: le visite al Museo provinciale "Messina nel '900"

Museo provinciale "Messina nel '900"
Devastata dal terremoto del 1908 e rinata spezzata, dolente, ma ancora viva. Da quel cataclisma a Messina sono sopravvissuti chiese, ipogei, forti, ville, opere d’arte raccolte nel Museo regionale. Un patrimonio straordinario che, con la terza edizione de "Le Vie dei Tesori", in programma dal 13 al 29 settembre, si mostra ogni weekend con l’orgoglio della sua storia.
La città di Messina sotto i martellanti bombardamenti a tappeto vide il 94 per cento dei suoi edifici distrutti o danneggiati. Al primo fischio delle sirene, si correva nei rifugi per scampare alla pioggia di bombe.
Tra gli altri, anche in questo ricovero capace di sopportare i colpi inflitti da ordigni di grosso calibro, sorto alle spalle del Convitto Cappellini. Scavato in profondità nella collina, è un esempio unico nel suo genere in Italia meridionale.
Si tratta di una struttura ipogeica attrezzata che poteva ospitare circa mille persone. Al suo interno sono esposti reperti originali che raccontano la vita e gli eventi: appunti iconografici sulla città, manifesti, giornali, divise, armi, cartografia, medaglie, tessere, fotografie, tutti documenti relativi alla vita condotta a Messina nei primi decenni del Novecento.
A Messina sono 26 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 45 minuti ed è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 22 settembre da Palermo a Messina, al costo di 25 euro.
La città di Messina sotto i martellanti bombardamenti a tappeto vide il 94 per cento dei suoi edifici distrutti o danneggiati. Al primo fischio delle sirene, si correva nei rifugi per scampare alla pioggia di bombe.
Tra gli altri, anche in questo ricovero capace di sopportare i colpi inflitti da ordigni di grosso calibro, sorto alle spalle del Convitto Cappellini. Scavato in profondità nella collina, è un esempio unico nel suo genere in Italia meridionale.
Si tratta di una struttura ipogeica attrezzata che poteva ospitare circa mille persone. Al suo interno sono esposti reperti originali che raccontano la vita e gli eventi: appunti iconografici sulla città, manifesti, giornali, divise, armi, cartografia, medaglie, tessere, fotografie, tutti documenti relativi alla vita condotta a Messina nei primi decenni del Novecento.
A Messina sono 26 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 45 minuti ed è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione il 22 settembre da Palermo a Messina, al costo di 25 euro.
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