FESTIVAL E RASSEGNE
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L'artista che impreziosì Palermo con le sue opere: a Villa Filippina si ricorda il pittore Vito D'Anna

  • Villa Filippina - Palermo
  • 14 ottobre 2018 (evento concluso)
  • 12.00
  • Gratuito
  • Info al numero 328 3669549
Balarm
La redazione

Autoritratto del pittore Vito D'Anna

Trecento anni fa nasceva uno dei più celebri pittori siciliani, nonchè tra i massimi rappresentanti del Rococò dell'Isola: domenica 14 ottobre al Parco Villa Filippina si ricorda Vito D'Anna al cospetto degli affreschi sotto i portici della storica villa.

Appuntamento alle ore 12 davanti alla piccola chiesetta di San Filippo Neri, sita all'interno di Parco Villa Filippina, alla presenza dei rappresentanti dell'associazione Urania e dell'associazione Italia Nostra - sezione Palermo insieme alle Autorità comunali, ai direttori dei Musei Abatellis e Salinas, all'assessore Sebastiano Tusa e ai rappresentantyi dell'associazione Amici dei Musei Siciliani.

Commissionato nel 1758 dal sacerdote Don Angelo Serio della Congregazione dei Padri Filippini, il ciclo di affreschi raffigura alcuni episodi della vita di Cristo narrati dai Vangeli come l'"Ultima Cena", la "Lavanda dei piedi", l'"Ultima Pasqua", il "Tributo di Cesare", "Gesù e Zaccheo", oggi quasi totalmente scomparsi.

Quella di Vito D'anna è una storia artistica di rilievo. Allievo del pittore acese Paolo Vasta fino al 1744, inizia la sua carriera ad appena 17 anni facendo suo l’uso vivace dei colori tipico della scuola barocca. Successivamente entra a far parte degli allievi della bottega di Olivio Sozzi, del quale sposa la figlia Aloisia nel 1745, perfezionando poi le sue tecniche pittoriche a Roma con il maestro Corrado Giaquinto.

Nel 1751 torna a Palermo dove inizia i lavori per gli affreschi della Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria di piazza Bellini, conosciuta come Santa Caterina delle Donne, e dove realizza gli affreschi all’interno di Palazzo Benenati Ventimiglia e quelli presenti nella Chiesa dei Tre Re.

Furono proprio queste opere a conferirgli in poco tempo una certa notorietà rendendolo un vero e proprio punto di riferimento per i committenti palermitani per la decorazione di numerosi chiese e palazzi privati della città.

Nel 1754 gli viene affidato dall’Unione dei Miseremini l’incarico di presiedere, regolare e approvare, con l’Architetto Ferrigno, le opere della Chiesa di San Matteo e di affrescarla per intero. Del D'Anna si ricordano anche "L’apoteosi di Palermo" del 1760 nella sala da ballo di Palazzo Isnello, considerata una delle maggiori opere di pittura siciliana del 18esimo secolo, e il grande ciclo di affreschi "Gloria di San Basilio" nella Chiesa del Santissimo Salvatore.

Vito D'Anna morì nella sua Palermo nel 1769 e, inizialmente sepolto all'interno della Chiesa di San Matteo, le sue spoglie furono trasferite nel Cimitero dei Rotoli nel 19esimo secolo.
 
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