Il "Trionfo della morte" e l’Annunziata nello scrigno di Scarpa: visite a Palazzo Abatellis

Annunciata, di Antonello da Messina. Particolare
Terrazze, campanili, chiese sconosciute, palazzi privati, giardini, ex fabbriche, manifatture artigiane: sono 130 quest’anno i luoghi che il Festival "Le Vie dei Tesori" apre nei cinque weekend compresi tra il 5 ottobre e il 4 novembre a Palermo, la città Capitale della Cultura 2018 dove la manifestazione è nata nel 2006 e dove è giunta alla sua dodicesima edizione.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Edificato alla fine del Quattrocento, su progetto di Matteo Carnilivari, Palazzo Abatellis è un mirabile esempio di architettura gotico-catalana.
Residenza di Francesco Abatellis (o Patella), maestro portulano del Regno, nel corso dei secoli conobbe varie destinazioni d’uso fino al 1943, quando fu gravemente danneggiato dai bombardamenti aerei.
Recuperato grazie al genio di Carlo Scarpa, dal 1954 è la sede espositiva della collezione della Galleria regionale della Sicilia.
Tra le opere più prestigiose, spiccano alcune sculture di Antonello e Domenico Gagini, il busto di gentildonna (Eleonora d’Aragona) di Francesco Laurana, il grande affresco del "Trionfo della Morte" di autore anonimo (ti incuriosisce? Leggi di più sull'opera misteriosa), proveniente da Palazzo Sclafani e pregevoli dipinti fiamminghi di famosi artisti, da Van Dyck a Stom. Ma la protagonista è l’Annunziata, capolavoro di Antonello da Messina.
La visita ha una durata di 40 minuti ed è accessibile ai disabili.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Edificato alla fine del Quattrocento, su progetto di Matteo Carnilivari, Palazzo Abatellis è un mirabile esempio di architettura gotico-catalana.
Residenza di Francesco Abatellis (o Patella), maestro portulano del Regno, nel corso dei secoli conobbe varie destinazioni d’uso fino al 1943, quando fu gravemente danneggiato dai bombardamenti aerei.
Recuperato grazie al genio di Carlo Scarpa, dal 1954 è la sede espositiva della collezione della Galleria regionale della Sicilia.
Tra le opere più prestigiose, spiccano alcune sculture di Antonello e Domenico Gagini, il busto di gentildonna (Eleonora d’Aragona) di Francesco Laurana, il grande affresco del "Trionfo della Morte" di autore anonimo (ti incuriosisce? Leggi di più sull'opera misteriosa), proveniente da Palazzo Sclafani e pregevoli dipinti fiamminghi di famosi artisti, da Van Dyck a Stom. Ma la protagonista è l’Annunziata, capolavoro di Antonello da Messina.
La visita ha una durata di 40 minuti ed è accessibile ai disabili.
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