Il tempio razionalista voluto dal regime fascista: le visite alla Casa del Mutilato di Palermo

Il prospetto della Casa del Mutilato a Palermo
Palazzi, musei, torri, terrazze, giardini segreti, ville, chiese, cripte, catacombe, bagni ebraici, vecchi aeroporti. Per il tredicesimo anno, torna la grande festa di Palermo, con "Le Vie dei Tesori", che si svolge per cinque weekend dal 4 ottobre al 3 novembre.
È il frutto di un concorso bandito in pieno regime fascista dall’Associazione nazionale Mutilati e Invalidi di guerra: era il 1936, lo vinse l’architetto Giuseppe Spatrisano, i calcoli di cemento armato furono eseguiti da Giovan Battista Santangelo che, come l’architetto, si era formato alla corte modernista di Ernesto Basile.
L’ingresso in marmo travertino reca la scritta "TEMPIO MUNITO FORTEZZA MISTICA": è un raro esempio palermitano di grande simmetria di architettura tra le due guerre, vera e propria scultura architettonica di primo Novecento, a metà tra i metafisici giochi formali di Giorgio De Chirico ed il razionalismo romano di Giuseppe Terragni, tra monumento al sacrificio e costruzione funzionale.
Fu inaugurato il 21 maggio 1939, attualmente ospita la sezione penale del Giudice di Pace, oltre ad altri uffici comunali. Alcune ali dell’edificio, dismesse, conservano ancora gli arredi originali disegnati da Spatrisano.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
È il frutto di un concorso bandito in pieno regime fascista dall’Associazione nazionale Mutilati e Invalidi di guerra: era il 1936, lo vinse l’architetto Giuseppe Spatrisano, i calcoli di cemento armato furono eseguiti da Giovan Battista Santangelo che, come l’architetto, si era formato alla corte modernista di Ernesto Basile.
L’ingresso in marmo travertino reca la scritta "TEMPIO MUNITO FORTEZZA MISTICA": è un raro esempio palermitano di grande simmetria di architettura tra le due guerre, vera e propria scultura architettonica di primo Novecento, a metà tra i metafisici giochi formali di Giorgio De Chirico ed il razionalismo romano di Giuseppe Terragni, tra monumento al sacrificio e costruzione funzionale.
Fu inaugurato il 21 maggio 1939, attualmente ospita la sezione penale del Giudice di Pace, oltre ad altri uffici comunali. Alcune ali dell’edificio, dismesse, conservano ancora gli arredi originali disegnati da Spatrisano.
A Palermo sono centosettanta i tesori aperti alle visite guidate (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
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