"Il Sogno della Grecia": le opere di Paola D'Amore in una doppia esposizione a Enna

Opera di paola D'Amore visibile alla mostra "Il Sogno della Grecia"
Dopo il passaggio a Palermo, la mostra "Il Sogno della Grecia", a cura di Aurelio Pes è stata fortemente voluta dal Sindaco Maurizio Di Pietro e dall'esperta in cultura, Lietta Valvo Grimaldi.
L'elemento determinante della mostra palermitana era costituito dalla visione prospettica delle opere in esposizione, organizzate per terzine, considerate, nella simbologia e iconografia, il numero assoluto in quanto simbolo di Dio.
Nella Divina Commedia, le terzine di Dante si susseguono fino al Paradiso, spazio sacro che potrà essere raggiunto soltanto seguendo la ternarietà dei percorsi.
In caso contrario, la conquista dei passaggi iniziatici dall'Inferno al Purgatorio al Paradiso, non potrà mai conseguire l'esito auspicato, che per Dante consisterà nel felice compimento della sua opera.
«Si resta sopraffatti da un palinsesto di cultura del tutto simile a quello ora descritto, - scrive l'artista - senza pari quasi nel resto del mondo, che va dalla Grecia alla epopea federiciana, al contesto generale che c’è intorno. Alla fine, il nostro girovagare a caso da un luogo a un altro, consegue il premio insperato.
Con enorme sorpresa di Aurelio Pes, troviamo, cioè, il luogo per eccellenza, vale a dire la torre federiciana, che ha un impianto ottagonale, forma geometrica che, per Federico II, costituiva un archetipo assoluto, come si evidenzia nel suo a Castel del Monte, o a Gerusalemme, non casualmente concepita come un sacro ottagono.
Il quale è dunque la rappresentazione vivente della città celeste trapiantata in terra. Tale elemento rifondativo dell'impero di Federico II, consente dunque la ricostruzione della mostra appena conclusa, a Palermo, e acuisce il suo sguardo nella pura forma a Enna, che in tal modo diviene una evocazione ideale della Grecia e del mondo a venire che a questa forma assoluta dovrà inevitabilmente ispirarsi».
Architetto, artista visivo che vive e lavora in Italia, Paola D'Amore dal 1987 opera nell'ambito dei Beni culturali e ha maturato una approfondita conoscenza nel campo del restauro architettonico, partecipando anche a progetti e studi promossi dal Ministero dei Beni culturali e ambientali.
Ha prestato la propria opera dal 1995 al 2003, come architetto, presso la Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo, collaborando anche all'attività di tutela e alla redazione di progetti di restauro.
È specializzata in restauro e conservazione dell'Architettura storica e svolge attività di progettazione nel campo dell'edilizia e dell'urbanistica.
La passione per l'arte e l'architettura l'hanno condotta alla fine degli anni Novanta a condurre ricerche sia in ambito pittorico sia in ambito materico, sperimentando nell’assemblaggio dei materiali trame urbane di città metafisiche.
Nella sua ricerca artistica utilizza materiali diversi: il rame, il legno, il gesso, le forme colori acrilici e smalti.
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