Il portale catalano, il cortile ad archi e il rinnovamento barocco: la visita a Palazzo Riccio di San Gioacchino

Un particolare di Palazzo Riccio di San Gioacchino di Trapani
La città di Trapani ha deciso di partecipare alla sua prima edizione de "Le Vie dei Tesori", ogni venerdì, sabato e domenica dal 14 al 30 settembre.
Diciannove siti, per iniziare, soprattutto chiese, ma anche torri, palazzi, cappelle, biblioteche segrete, sulle tracce dell’antico ghetto.
Nel cuore del centro storico, ecco Palazzo Riccio, di origine quattrocentesca. Apparteneva ai baroni di San Gioacchino e Arcodaci. La nobile famiglia, nel XVI secolo, rinnovò l’edificio, come attesta ancor oggi il gusto catalano del portale che immette nel grazioso cortile ad archi dello stesso stile.
Nel XVII secolo, un radicale rinnovamento ne cambiò l’assetto generale. Da notare la decorazione del balcone barocco sopra l’ingresso. L’austero aspetto attuale, tardo-barocco, fu impresso al Palazzo nella seconda metà del Settecento dall’architetto Andrea Giganti, al quale viene attribuita, in particolare, la serie di aperture del piano nobile. Da qualche anno, l’edificio ospita classi del Liceo scientifico “Vincenzo Fardella”. Sui banchi di scuola, respirando aria di storia.
La visita ha una durata di 30 minuti ed è parzialmente accessibile ai disabili.
Diciannove siti, per iniziare, soprattutto chiese, ma anche torri, palazzi, cappelle, biblioteche segrete, sulle tracce dell’antico ghetto.
Nel cuore del centro storico, ecco Palazzo Riccio, di origine quattrocentesca. Apparteneva ai baroni di San Gioacchino e Arcodaci. La nobile famiglia, nel XVI secolo, rinnovò l’edificio, come attesta ancor oggi il gusto catalano del portale che immette nel grazioso cortile ad archi dello stesso stile.
Nel XVII secolo, un radicale rinnovamento ne cambiò l’assetto generale. Da notare la decorazione del balcone barocco sopra l’ingresso. L’austero aspetto attuale, tardo-barocco, fu impresso al Palazzo nella seconda metà del Settecento dall’architetto Andrea Giganti, al quale viene attribuita, in particolare, la serie di aperture del piano nobile. Da qualche anno, l’edificio ospita classi del Liceo scientifico “Vincenzo Fardella”. Sui banchi di scuola, respirando aria di storia.
La visita ha una durata di 30 minuti ed è parzialmente accessibile ai disabili.
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