“Il Pane è il ciclo della vita": la mostra del maestro Gianbecchina a Gangi
"Età della falce", olio su tela (1976)
“Il Pane è il ciclo della vita...1998 un dono d'amore 2018...” è il titolo della mostra del maestro Gianbecchina, organizzata dal Comune e dall’Istituzione Gianbecchina del Borgo madonita, che raccoglie diciotto dipinti e alcuni studi e disegni inediti relativi al ciclo del pane che vanno dagli anni Cinquanta agli Ottanta.
Il pittore sambucese, scomparso a luglio del 2001, aveva già donato nel 1998 a Gangi novantasei delle sue opere, un patrimonio prezioso custodito all'interno dell'Istituzione che porta il suo nome. E per celebrare i vent'anni dalla donazione la comunità gangitana ha voluto mettere in esposizione altri dipinti e i lavori propedeutici relativi al ciclo del pane.
«Voglio ringraziare Alessandro, Rosanna Migliazzo, direttrice dell'Istituzione Gianbecchina, e tutto il consiglio di amministrazione dell'Istituzione - aggiunge Francesco Paolo Migliazzo, sindaco di Gangi - per la cura che hanno mostrato nel valorizzare l'arte del maestro. Per noi è motivo d'orgoglio ospitare questa mostra. Gangi, da quando ha vinto il titolo di Borgo dei borghi 2014, ha centuplicato la presenza dei turisti e sono migliaia le persone che si fermano ad ammirare le opere di Gianbecchina».
«"Il ciclo del pane” , corpus pittorico iniziato negli anni cinquanta, - spiega Tanino Bonifacio, curatore del testo critico della mostra - costituisce una vera e propria documentazione di antropologia culturale di quella civiltà contadina che nel quotidiano vive il bisogno di conquistarsi il pane che, come eucarestia, è conservato nel tabernacolo della terra».
La mostra “Il Pane è il ciclo della vita...1998 un dono d'amore 2018...”, prorogata fino al 30 agosto, è anche l'occasione per visitare Gangi, uno dei comuni siciliani che ha ricevuto maggiori riconoscimenti in campo nazionale, sia per bellezza che per cultura, oltre a portare a casa il titolo di Borgo dei borghi 2014, è anche Gioiello d'Italia e proprio in questi giorni ha ricevuto il premio Italialive 2017 per il suo presepe vivente.
Il pittore sambucese, scomparso a luglio del 2001, aveva già donato nel 1998 a Gangi novantasei delle sue opere, un patrimonio prezioso custodito all'interno dell'Istituzione che porta il suo nome. E per celebrare i vent'anni dalla donazione la comunità gangitana ha voluto mettere in esposizione altri dipinti e i lavori propedeutici relativi al ciclo del pane.
«Voglio ringraziare Alessandro, Rosanna Migliazzo, direttrice dell'Istituzione Gianbecchina, e tutto il consiglio di amministrazione dell'Istituzione - aggiunge Francesco Paolo Migliazzo, sindaco di Gangi - per la cura che hanno mostrato nel valorizzare l'arte del maestro. Per noi è motivo d'orgoglio ospitare questa mostra. Gangi, da quando ha vinto il titolo di Borgo dei borghi 2014, ha centuplicato la presenza dei turisti e sono migliaia le persone che si fermano ad ammirare le opere di Gianbecchina».
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La civiltà contadina per Gianbecchina ha avuto un posto centrale nelle sue opere, volti, mani, terra e fatica sono stati i pilastri portanti del suo amore per la Sicilia agricola. Una sorta di precursore dei tempi visto che oggi la nuova economia dell'isola punta proprio sulla tradizione e cioè sul ritorno alla terra.«"Il ciclo del pane” , corpus pittorico iniziato negli anni cinquanta, - spiega Tanino Bonifacio, curatore del testo critico della mostra - costituisce una vera e propria documentazione di antropologia culturale di quella civiltà contadina che nel quotidiano vive il bisogno di conquistarsi il pane che, come eucarestia, è conservato nel tabernacolo della terra».
La mostra “Il Pane è il ciclo della vita...1998 un dono d'amore 2018...”, prorogata fino al 30 agosto, è anche l'occasione per visitare Gangi, uno dei comuni siciliani che ha ricevuto maggiori riconoscimenti in campo nazionale, sia per bellezza che per cultura, oltre a portare a casa il titolo di Borgo dei borghi 2014, è anche Gioiello d'Italia e proprio in questi giorni ha ricevuto il premio Italialive 2017 per il suo presepe vivente.
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