Il mito di Enea incontra la tradizione dell'Opera dei Pupi: il cunto del maestro Mimmo Cuticchio
Spettacoli tradizionali tra cunti e pupi e una nuova, inedita produzione: è il regalo speciale per la riapertura del piccolo teatro nel cuore di Palermo che il maestro Mimmo Cuticchio e la compagnia Figli d’Arte Cuticchio offre alla città di Palermo.
Il cunto incontra il racconto "La fuga di Enea e la ricerca di una nuova patria", adattato dal maestro in una chiave fresca e coinvolgente che si rivolge a un pubblico soprattutto giovane.
Lo spettacolo è incentrato sull'"Eneide" di Virgilio con un occhio all'attualità: dal rapporto con il soprannaturale al ruolo dell’amore nella vita di tutti i giorni, dal valore dell’amicizia al fenomeno della migrazione fino all’importanza del principio di comunità.
L'obiettivo è fare emergere, più che il racconto della guerra – con le sue atrocità e la sua veemenza distruttrice – il valore, l'intrepidezza e lo spirito di sacrificio messi al servizio di un nobile ideale. Gli opranti sono lo stesso Cuticchio con il figlio Giacomo, manianti invece Alessandro D’Amico, Tania Giordano e Giuseppe Graffeo.
Le musiche non saranno quelle del piano a cilindro che accompagnano gli spettacoli tradizionali, ma sono del tutto originali, composte da Giacomo Cuticchio con il suo ensemble. Strumenti antichi e moderni saranno utilizzati simultaneamente per la realizzazione di una colonna sonora che accompagnerà i fatti rappresentati, seguendo i ritmi di improvvisazione tipici del teatro dei pupi.
Il cunto incontra il racconto "La fuga di Enea e la ricerca di una nuova patria", adattato dal maestro in una chiave fresca e coinvolgente che si rivolge a un pubblico soprattutto giovane.
Lo spettacolo è incentrato sull'"Eneide" di Virgilio con un occhio all'attualità: dal rapporto con il soprannaturale al ruolo dell’amore nella vita di tutti i giorni, dal valore dell’amicizia al fenomeno della migrazione fino all’importanza del principio di comunità.
L'obiettivo è fare emergere, più che il racconto della guerra – con le sue atrocità e la sua veemenza distruttrice – il valore, l'intrepidezza e lo spirito di sacrificio messi al servizio di un nobile ideale. Gli opranti sono lo stesso Cuticchio con il figlio Giacomo, manianti invece Alessandro D’Amico, Tania Giordano e Giuseppe Graffeo.
Le musiche non saranno quelle del piano a cilindro che accompagnano gli spettacoli tradizionali, ma sono del tutto originali, composte da Giacomo Cuticchio con il suo ensemble. Strumenti antichi e moderni saranno utilizzati simultaneamente per la realizzazione di una colonna sonora che accompagnerà i fatti rappresentati, seguendo i ritmi di improvvisazione tipici del teatro dei pupi.
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