Il fortino arabo che emerge dal lago Arancio: le visite (con degustazione) a Sambuca di Sicilia
Il Castello Mazzallakkar sul lago Arancio a Sambuca di Sicilia (foto di Francesco Sciamè)
È il nome, già a sentirlo pronunciare, che evoca veli, spezie, mercanti, profumi, sete e incensi. Ma la storia del fortino che ogni sei mesi riemerge dall'acqua placida del lago Arancio (altro nome delizioso), è ancora tutta da scrivere.
Per il momento, la racconteranno "Le Vie dei Tesori" in occasione della preview del Borgo dei Tesori Fest, la nuova iniziativa promossa dalla Fondazione in collaborazione con tutti i Comuni e Fondazione Con Il Sud, e sostenuta da IGT e Fondazione Sicilia che renderà fruibili 60 luoghi sparsi in Sicilia in due fine settimana, 28 e 29 agosto e 4 e 5 settembre.
Intanto una piccola anteprima è in programma nel weekend di sabato 17 e domenica 18 luglio, in cui si potrà raggiungere la riva del lago e il fortino di Sambuca di Sicilia.
Fu proprio l'invaso artificiale, costruito a metà degli anni Cinquanta del secolo scorso nella vallata conosciuta come la "Zona dei mulini, a sommergere il fortino di Mazzallakkar quando era ancora in buono stato di conservazione.
Adesso, con il progressivo abbassamento del livello del lago, insieme alle torri che già svettavano dall'acqua, sono ricomparse anche le mura fortificate, a raccontare il tempo in cui le carovane in marcia si fermavano proprio qui a cercare ristoro.
Nel corso degli anni e in tempi più recenti, il fortino venne anche usato dai pastori del luogo per ricoverare le greggi, ma l'antica conformazione squadrata con le torri, è rimasta intatta.
L'amministrazione comunale di Sambuca, contando anche sul richiamo di questa storia unica, vuole adesso valorizzare Mazzallakkar e renderlo fruibile. Per raccontare la storia del fortino, è stato realizzato per l'occasione un nuovo allestimento del County Museum Iter Vitis srotolato in 16 pannelli illustrativi.
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