Il bagno rituale dell'antico quartiere ebraico: le visite al Miqveh di Palermo

Il Miqveh nell'atrio di Palazzo Marchesi a Palermo
Palazzi, musei, torri, terrazze, giardini segreti, ville, chiese, cripte, catacombe, bagni ebraici, vecchi aeroporti. Per il tredicesimo anno, torna la grande festa di Palermo, con "Le Vie dei Tesori", che si svolge per cinque weekend dal 4 ottobre al 3 novembre.
Il quartiere brulicava di commerci e di artigianato. C’era la sinagoga gremita per le celebrazioni del sabato. C’era il macello che trattava le carni secondo le rigorose prescrizioni. E c’erano i bagni rituali, utilizzati dalle donne per il solenne atto di purificazione dopo le gravidanze e il ciclo mestruale.
Dell’antico rione degli ebrei, cacciati via dalla Sicilia nel 1492, come da tutto il Regno di Spagna, sono rimaste alcune tracce architettoniche importanti e anche testimonianze nella toponomastica di taluni vicoli del centro storico.
Il bagno rituale – il Miqveh – è stato rintracciato qui, nell’atrio di Palazzo Marchesi, a un passo dalla centrale via Maqueda. Per anni, questo luogo era stato indagato e interpretato dagli studiosi come sito di sepoltura, ma successive ricerche hanno convinto gli esperti a identificarlo certamente come Miqveh.
A Palermo sono 18 le visite dei luoghi su prenotazione (guarda i siti aperti). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
Il quartiere brulicava di commerci e di artigianato. C’era la sinagoga gremita per le celebrazioni del sabato. C’era il macello che trattava le carni secondo le rigorose prescrizioni. E c’erano i bagni rituali, utilizzati dalle donne per il solenne atto di purificazione dopo le gravidanze e il ciclo mestruale.
Dell’antico rione degli ebrei, cacciati via dalla Sicilia nel 1492, come da tutto il Regno di Spagna, sono rimaste alcune tracce architettoniche importanti e anche testimonianze nella toponomastica di taluni vicoli del centro storico.
Il bagno rituale – il Miqveh – è stato rintracciato qui, nell’atrio di Palazzo Marchesi, a un passo dalla centrale via Maqueda. Per anni, questo luogo era stato indagato e interpretato dagli studiosi come sito di sepoltura, ma successive ricerche hanno convinto gli esperti a identificarlo certamente come Miqveh.
A Palermo sono 18 le visite dei luoghi su prenotazione (guarda i siti aperti). La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
"Celebrating Picasso" a Palazzo Reale: la mostra che celebra il genio del maestro
-
MOSTRE
Mondo terrestre, sottomarino e popolazioni: "Cristina Mittermeier" alla Gam di Palermo
-
BAMBINI E RAGAZZI
La vacanza più bella al Parco Avventura Madonie: come iscriversi ai Campi Estivi