I millennials, le aspettative, le aspirazioni: lo spettacolo "Generation Why" al Teatro Libero di Palermo

Un'immagine di "Generation Why"
È lo spettacolo vincitore del festival "Presente Futuro 2018" quello che va in scena al Teatro Libero di Palermo dall'11 al 13 aprile: si tratta di "Generation Why", tutto incentrato sulle pesanti incertezze delle nuove generazioni.
Inquadrato nella stagione artistica #Inoltrarsi del Teatro Libero di Palermo, lo spettacolo è stato scritto da Andrea Jiménez (che ne è anche regista e attore) e Noemi Rodrìguez (che è una delle attrici), ed è prodotto dal Teatro En Vilo di Madrid in collaborazione con Comunidad de Madrid, Centre d´Art La Rectoría, Lavoir Moderne Parisienne e INAEM.
Sul palco gli attori Noemi Rodríguez Fernández, Roisin O’Mahony e Andrea Jiménez García cercano di restituire tutte le aspettative più profonde tipiche della cosiddetta "generazione Y” o "millennial generation”, la generazione senza sogni, senza desideri, senza certezze dei nati tra i primi anni ’80 e l’inizio del nuovo millennio.
Una generazione caratterizzata da una maggior familiarità e utilizzo dei media e delle recenti tecnologie digitali, segnata da un approccio educativo tecnologico e neo-liberale che invece di averla aiutata sembra averla fatta smarrire nel mondo digitale in cui si è ritrovata inconsapevolmente immersa.
Partendo da domande come "cosa vuoi fare nella vita?", lo spettacolo indaga le paure del futuro e il caos in cui viviamo, proponendosi a tutti gli effetti come una commedia esistenzialistica.
Inquadrato nella stagione artistica #Inoltrarsi del Teatro Libero di Palermo, lo spettacolo è stato scritto da Andrea Jiménez (che ne è anche regista e attore) e Noemi Rodrìguez (che è una delle attrici), ed è prodotto dal Teatro En Vilo di Madrid in collaborazione con Comunidad de Madrid, Centre d´Art La Rectoría, Lavoir Moderne Parisienne e INAEM.
Sul palco gli attori Noemi Rodríguez Fernández, Roisin O’Mahony e Andrea Jiménez García cercano di restituire tutte le aspettative più profonde tipiche della cosiddetta "generazione Y” o "millennial generation”, la generazione senza sogni, senza desideri, senza certezze dei nati tra i primi anni ’80 e l’inizio del nuovo millennio.
Una generazione caratterizzata da una maggior familiarità e utilizzo dei media e delle recenti tecnologie digitali, segnata da un approccio educativo tecnologico e neo-liberale che invece di averla aiutata sembra averla fatta smarrire nel mondo digitale in cui si è ritrovata inconsapevolmente immersa.
Partendo da domande come "cosa vuoi fare nella vita?", lo spettacolo indaga le paure del futuro e il caos in cui viviamo, proponendosi a tutti gli effetti come una commedia esistenzialistica.
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