"Hard to be Pinocchio": la rilettura visionaria della storia di Collodi in scena al Teatro Biondo

L'attore Simone Mannino (fotografia di Rossella Puccio)
È una prospettiva ribaltata ed esistenziale del "Pinocchio" di Collodi quella che va in scena al Teatro Biondo di Palermo sabato 29 e domenica 30 settembre con uno spettacolo spiazzante e intimo.
"Hard to be Pinocchio" è un adattamento del regista siciliano Simone Mannino, che porta sul palco il racconto di un mondo grottesco, dove la tragedia umana si muove attraverso lo strumento dell’immaginazione.
In scena Paolo Mannina, Simona Malato, Ada Giallongo, Valeria Sara Lo Bue, Jesse Gagliardi e Claudio Pecoraino portano un viaggio nei labili e ambigui territori della memoria e della menzogna, mostrandoci un'umanità incastrata nella sua stessa essenza.
Protagonista è Geppetto, personaggio disincarnato dai suoi simboli, che si spoglia di un linguaggio teatrale pregno di indulgenza retorica per immergersi nei suoi innesti d’immaginario.
In un'opera in cui favola e dramma si inseguono, in cui il "noi" diventa "io", Pinocchio è un’illusione, un suggerimento posticcio, un’allusione della mente che talora entra prepotente nelle domande del Padre.
In questa polifonia di emozioni, i personaggi ricreati dal regista sono feritoie attraverso cui guardare svolgersi il dramma. Nella riduzione adoperata da Simone Mannino i personaggi ricreati sono parti di un meccanismo sincrono, feritoie attraverso cui guardare svolgersi il dramma.
"Hard to be Pinocchio" è un adattamento del regista siciliano Simone Mannino, che porta sul palco il racconto di un mondo grottesco, dove la tragedia umana si muove attraverso lo strumento dell’immaginazione.
In scena Paolo Mannina, Simona Malato, Ada Giallongo, Valeria Sara Lo Bue, Jesse Gagliardi e Claudio Pecoraino portano un viaggio nei labili e ambigui territori della memoria e della menzogna, mostrandoci un'umanità incastrata nella sua stessa essenza.
Protagonista è Geppetto, personaggio disincarnato dai suoi simboli, che si spoglia di un linguaggio teatrale pregno di indulgenza retorica per immergersi nei suoi innesti d’immaginario.
In un'opera in cui favola e dramma si inseguono, in cui il "noi" diventa "io", Pinocchio è un’illusione, un suggerimento posticcio, un’allusione della mente che talora entra prepotente nelle domande del Padre.
In questa polifonia di emozioni, i personaggi ricreati dal regista sono feritoie attraverso cui guardare svolgersi il dramma. Nella riduzione adoperata da Simone Mannino i personaggi ricreati sono parti di un meccanismo sincrono, feritoie attraverso cui guardare svolgersi il dramma.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
"Celebrating Picasso" a Palazzo Reale: la mostra che celebra il genio del maestro
-
MOSTRE
Mondo terrestre, sottomarino e popolazioni: "Cristina Mittermeier" alla Gam di Palermo
-
BAMBINI E RAGAZZI
La vacanza più bella al Parco Avventura Madonie: come iscriversi ai Campi Estivi