"Gelsomino H": una storia di coraggio e di vita in scena al Teatro Biondo di Palermo

L'attore Maurizio Bologna
Una storia che parla di disabilità, di sentimenti, di emozioni: sabato 1 dicembre alle ore 21.30 e domenica 2 dicembre alle 18.30 l'appuntamento è al Teatro Biondo di Palermo con "Gelsomino H".
Lo spettacolo, che fa parte della stagione del Teatro Ditirammu, è prodotto da quest'ultimo ed è scritto e diretto da Elisa Parrinello. Sul palco Maurizio Bologna insieme ai giovanissimi Carlo Di Vita e Vanessa Carollo. Musiche originali di Giacomo Scinardo, il brano "Kalsa" è di Giuseppe Milici, costumi di Donatella Nicosia, scenografie a cura di IOMA, allestimenti di Alessandra Cerrito.
"Gelsomino H" è la storia di un ragazzo affetto da una malattia degenerativa che non permette al corpo di Gelsomino nessun movimento. Il padre di Gelsomino (Maurizio Bologna) è una voce nel silenzio di una vita fatta di emarginazioni, solitudine, che mostra il coraggio di un’altra vita.
Una di quelle vite dove si pensa “che a te non possa accadere” ma dove invece può accadere che giunti al momento di morire prima del figlio come la natura vuole il desiderio di protezione supera anche la ragione bramando il desiderio di andar via dopo il figlio, per proteggerlo ancora e renderlo libero.
Lo spettacolo, che fa parte della stagione del Teatro Ditirammu, è prodotto da quest'ultimo ed è scritto e diretto da Elisa Parrinello. Sul palco Maurizio Bologna insieme ai giovanissimi Carlo Di Vita e Vanessa Carollo. Musiche originali di Giacomo Scinardo, il brano "Kalsa" è di Giuseppe Milici, costumi di Donatella Nicosia, scenografie a cura di IOMA, allestimenti di Alessandra Cerrito.
"Gelsomino H" è la storia di un ragazzo affetto da una malattia degenerativa che non permette al corpo di Gelsomino nessun movimento. Il padre di Gelsomino (Maurizio Bologna) è una voce nel silenzio di una vita fatta di emarginazioni, solitudine, che mostra il coraggio di un’altra vita.
Una di quelle vite dove si pensa “che a te non possa accadere” ma dove invece può accadere che giunti al momento di morire prima del figlio come la natura vuole il desiderio di protezione supera anche la ragione bramando il desiderio di andar via dopo il figlio, per proteggerlo ancora e renderlo libero.
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