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Galleria Quam di Scicli: "L'Informale tra Balla e Rotella" dall'astrazione ai realismi

  • Quam - Scicli (Rg)
  • Dal 18 luglio al 31 agosto 2024 (evento concluso)
  • Visitabile da martedì a sabato dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 21.00. Orario estivo (dal 4 al 25 di agosto) dalle 18.30 alle 23.00
  • Gratuito
Balarm
La redazione

Particolare dell'immagine usata come cover per la mostra "L'Informale tra Balla e Rotella. Percorsi dalla prima astrazione ai nuovi realismi"

Giovedì 18 luglio alle 19.00 la Galleria Quam di Scicli inaugura "L'Informale tra Balla e Rotella. Percorsi dalla prima astrazione ai nuovi realismi", mostra imperdibile per i cultori dell'arte italiana e per chi non ha possibilità di vedere queste stesse opere nei musei d'arte contemporanea di tutto il mondo.

Una importante e rara opera di Giacomo Balla, realizzata nel 1915, apre il percorso che porta rapidamente il visitatore al fulcro della mostra, l'Astrattismo e l'Informale.

Quasi quaranta opere, tra cui una tela del 1955 di Piero Dorazio, una tempera di Carla Accardi del 1961, un olio del 1962 di Capogrossi, ma anche illustri siciliani meno conosciuti, come il catanese Concetto Maugeri, tra i firmatari del Gruppo Forma 1.

Diverse le opere di Giulio Turcato, che fanno da ponte tra l'astrazione e autori più dichiaratamente dell'Informale come Emilio Vedova e Antonio Corpora, di cui è in mostra l'opera del 1951 esposta alla "Biennale di Venezia".
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Vi sono poi autori più di nicchia come Giuseppe Santomaso che, con molti di questi artisti, condivide storie eccellenti che hanno attraversato la parte centrale e si può dire focale della pittura del Novecento, passando dalla primissima astrazione alla nascita dell'Informale.

Tra gli autori più presenti Achille Perilli, una di quelle personalità che ha contribuito, con la propria ricerca, alla nascita dell'Astrazione, in mostra con opere che vanno dal 1966 al 2000.

La mostra tocca il Nuovo Realismo, con le opere museali di Mimmo Rotella e un accenno di Pop Art, con opere di Mario Schifano inedite, tra cui un collage appena riscoperto dall'Archivio Mario Schifano.

La mostra si conclude idealmente con un'opera di Pino Pinelli, con cui le riflessioni storico-artistiche toccano anche la ricerca analitica.

L'ingresso è gratuito e la mostra resta visitabile fino al 31 agosto, da martedì a sabato dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 21.00. Orario estivo dal 4 al 25 di agosto: dalle 18.30 alle 23.00.
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