Francesco Simeti all'Oratorio di San Mercurio per "Sacrosanctum.8"
Oratorio di San Mercurio a Palermo
Prosegue la seconda edizione di "Sacrosanctum" con un’opera inedita di Francesco Simeti, che confrontandosi con il tema del sacro, sceglie di ricreare un lussureggiante Eden, un luogo di delizie perdute gremito di fiori e piante variopinte.
Le immagini, modificate e ricomposte in pattern, si aggrovigliano e affollano in accattivanti wallpaper, in cui lo splendore dei colori serve spesso da maschera a particolari più allarmanti. Il repertorio figurativo di Simeti, che trae nutrimento dai quotidiani e dalle riviste patinate, associa infatti a un forte appeal visivo una profonda riflessione critica, sollevando domande sulla vera natura delle immagini e sul ruolo che queste giocano nella società contemporanea.
La rassegna è a cura di Adalberto Abbate e Maria Luisa Montaperto, organizzata dall’associazione Amici dei Musei Siciliani, associazione che da anni si impegna attivamente nella gestione e nella tutela di beni monumentali cittadini.
Tra le sue mostre più recenti "Big towers" (ICA, Singapore); "I Sette Messaggeri" (Marselleria, Milano); "Swell" (Open Source Gallery, Brooklyn) e "Armed, Barbed and Halberd-Shaped" (Milano). Le mostre collettive a cui ha partecipato includono "Back to the Land" (Studio La Città, Verona); "Palermo Felicissima" (Biennale di Shanghai, Cina); "The Walls are talking" (Whitworth Art Gallery, Manchester) e "Faire le mur. Quatre siècles de papiers peints" (Les Arts Décoratifs, Parigi).
Le sue opere fanno parte delle collezioni di The Cooper Hewitt, del National Design Museum di New York, del Philadelphia Museum, del Victoria and Albert Museum di Londra, delle Civiche Raccolte Musei di Milano e di Palazzo Belmonte Riso - Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia (Palermo).
Le immagini, modificate e ricomposte in pattern, si aggrovigliano e affollano in accattivanti wallpaper, in cui lo splendore dei colori serve spesso da maschera a particolari più allarmanti. Il repertorio figurativo di Simeti, che trae nutrimento dai quotidiani e dalle riviste patinate, associa infatti a un forte appeal visivo una profonda riflessione critica, sollevando domande sulla vera natura delle immagini e sul ruolo che queste giocano nella società contemporanea.
La rassegna è a cura di Adalberto Abbate e Maria Luisa Montaperto, organizzata dall’associazione Amici dei Musei Siciliani, associazione che da anni si impegna attivamente nella gestione e nella tutela di beni monumentali cittadini.
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Francesco Simeti (Palermo, 1968) vive e lavora a Brooklyn (NY). Le sue installazioni site-specific, realizzate con un approccio multidisciplinare (wallpaper, sculture e collage tridimensionali), si compongono in scenari esteticamente affascinanti che, ad uno sguardo più attento, rivelano dettagli più cupi. Ha presentato i suoi lavori in numerose gallerie, istituzioni e spazi espositivi in Italia e all’estero.Tra le sue mostre più recenti "Big towers" (ICA, Singapore); "I Sette Messaggeri" (Marselleria, Milano); "Swell" (Open Source Gallery, Brooklyn) e "Armed, Barbed and Halberd-Shaped" (Milano). Le mostre collettive a cui ha partecipato includono "Back to the Land" (Studio La Città, Verona); "Palermo Felicissima" (Biennale di Shanghai, Cina); "The Walls are talking" (Whitworth Art Gallery, Manchester) e "Faire le mur. Quatre siècles de papiers peints" (Les Arts Décoratifs, Parigi).
Le sue opere fanno parte delle collezioni di The Cooper Hewitt, del National Design Museum di New York, del Philadelphia Museum, del Victoria and Albert Museum di Londra, delle Civiche Raccolte Musei di Milano e di Palazzo Belmonte Riso - Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia (Palermo).
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