Foro G Gallery di Messina: in mostra la collettiva "Mavare - il potere del femminile"
Particolare di una delle opere della mostra "Mavare - il potere del femminile"
Venerdì 12 aprile alle 18.00, la Foro G Gallery di Ganzirri a Messina, apre il vernissage della mostra "Mavare - il potere del femminile", a cura di Roberta Guarnera e Mariateresa Zagone.
Le opere sono il frutto della selezione di lavori pervenuti a seguito del lancio dell'open call che ha inteso far lavorare gli artisti sul potere di guarigione e creare il collegamento tra l'azione/creazione taumaturgica dell'arte e il proprio potere personale.
Le mavare erano quelle donne che, in società patriarcali che toglievano loro diritti e dignità, acuivano il loro "sentire", tramandavano saperi tutti femminili fatti di riti e piante, di nenie e aruspicina, di fasi lunari e fondi di caffè e che, semplicemente, riuscivano a vedere meglio le cose, erano guaritrici.
Le venti (più due) opere in mostra, provengono da varie regioni italiane (Sicilia, Toscana, Campania, Calabria) e vogliono essere una prima parziale mappatura di tradizioni, usi, nenie, riti, legati al potere del femminile.
La mostra resta visitabile fino a sabato 20 aprile negli orari riportati online di volta in volta dalla galleria.
In mostra: Giulia Bartoccelli, Laura Bruno, Miriana Cantarella, Amalia Caratozzolo, Carmen Cardillo, Angelo Carmisciano, Marisa Casaburi, Anna Di Leo, Chiara Fronterrè, Pupi Fusci, Federica Gonnelli, Roberta Guarnera, Adelisa Lo Conte, Sara Lovari, Michela Magazzù, Tiziana Menegazzo, Marina Pace, Rita Palla, Veronica Ratselli, Graziella Romeo, Vittoria Spina, Elisa Zadi.
Le opere sono il frutto della selezione di lavori pervenuti a seguito del lancio dell'open call che ha inteso far lavorare gli artisti sul potere di guarigione e creare il collegamento tra l'azione/creazione taumaturgica dell'arte e il proprio potere personale.
Le mavare erano quelle donne che, in società patriarcali che toglievano loro diritti e dignità, acuivano il loro "sentire", tramandavano saperi tutti femminili fatti di riti e piante, di nenie e aruspicina, di fasi lunari e fondi di caffè e che, semplicemente, riuscivano a vedere meglio le cose, erano guaritrici.
Le venti (più due) opere in mostra, provengono da varie regioni italiane (Sicilia, Toscana, Campania, Calabria) e vogliono essere una prima parziale mappatura di tradizioni, usi, nenie, riti, legati al potere del femminile.
La mostra resta visitabile fino a sabato 20 aprile negli orari riportati online di volta in volta dalla galleria.
In mostra: Giulia Bartoccelli, Laura Bruno, Miriana Cantarella, Amalia Caratozzolo, Carmen Cardillo, Angelo Carmisciano, Marisa Casaburi, Anna Di Leo, Chiara Fronterrè, Pupi Fusci, Federica Gonnelli, Roberta Guarnera, Adelisa Lo Conte, Sara Lovari, Michela Magazzù, Tiziana Menegazzo, Marina Pace, Rita Palla, Veronica Ratselli, Graziella Romeo, Vittoria Spina, Elisa Zadi.
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