Il Venerdì Santo: l´antica tradizione della "sulità" a Gratterì
Anche Gratteri festeggia la "Settimana Santa" con una tradizionale processione che si svolge il Venerdì Santo: la sulità è un'antica tradizione che negli anni è stata tramandata di padre in figlio e che si svolge annualmente la sera del Venerdì Santo e merita d'essere descritta sia per la sua peculiarità religiosa sia per il suo alto interesse folkloristico.
Le radici della parola "Sulità" derivano dalla parola spagnola "Soledad" proprio per lo sfilare solitario dei confrati salmodianti in fila indiana, come era usanza nel 1600 a Siviglia.
Al corteo religioso partecipano tutte le confraternite, che vestite con camice, cappuccio e mantella di diverso colore in base alla confraternita di appartenenza, portano in processione i misteri della passione di Cristo: il Cristo alla colonna, l'Ecce Homo, Gesù carico della Croce, il Crocifisso, l'Urna con il Cristo Morto e l'Addolorata.
Il lento andamento della processione, che si snoda per le vie principali di Gratteri, procede nel silenzio, interrotto solamente dal sordo rumore dei crepitacoli (truocchili) e delle stridule catene. I tamburi, accompagnano il percorso processionale fino all'arrivo in Chiesa Madre dove ha luogo la predica e la benedizione con a reliquia del Sacro Legno della Croce.
Un altro momento importante di questa tradizione è l'incontro che avviene nei pressi della Chiesa di San Sebastiano dove i portatori dell'Ecce Homo e del Crocifisso prima di ritornare alle proprie chiese di appartenenza si fermano e attendono il passaggio del Cristo nell'urna e dell'Addolorata.
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