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Epvs apre PAD alla Kalsa: l’artista italo-tedesca porta "Reflect" per la prima volta a Palermo

  • Palazzo Torremuzza - Palermo
  • Dal 10 giugno al 7 luglio 2022 (evento concluso)
  • Visitabile dal lunedì al giovedì dalle ore 17 alle 20 e su appuntamento
  • Gratuito
  • Per maggiori informazioni è possibile chiamare ai numeri 339 7553892 (Floriana Spanò), 339 6638202 (Anastasia De Marco) o 338 8969644 (Lina De Marco) o inviare una mail a padpalermo@gmail.com
Balarm
La redazione

La mostra "Reflect"

Epvs, l’artista italo-tedesca porta “Reflect” per la prima volta a Palermo.

A cura di Floriana Spanò, si tratta di una grande installazione immersiva site specific che rimane visitabile da venerdì 10 giugno a giovedì 7 luglio nel nuovo spazio culturale "Pad", che sorge all'interno di Palazzo Torremuzza, nel cuore della Kalsa.

Il titolo della mostra gioca sul significato ambivalente del termine inglese "Reflect" che può essere tradotto in due modi: “reflect” significa infatti riflesso, pensiero o meditazione, “to reflect” invece rispecchiare, ponendo l’accento su quel mondo che nasce quando riflette la luce.

Un gioco di parole che racconta la volontà dell’artista di indagare l’anima attraverso una continua relazione tra uomo e ambiente che lo circonda, e uomo e “io”.

Lo spazio è suddiviso in tre aree conseguenziali nelle quali l’installazione prende vita grazie alla performance sonora di Sebastian Vimercati, sound artist, performer e produttore italo-tedesco cresciuto a Roma ma da anni residente a Berlino. Musica e arte, così, si fondono.
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Nella prima stanza dischi e semi- dischi in acciaio specchiato di diverse misure - sospesi nello spazio a diverse altezze e inseriti nelle pareti - fluttuano liberi ricreando giochi di luce, riflettendo da diverse angolazioni parti dell’ambiente e delle persone che ne fruiscono, in un susseguirsi di movimenti lenti e continui.

A completare il percorso la composizione sonora “Severe Cogitation”, che immergerà il visitatore in un viaggio introspettivo verso la propria coscienza messa a dura prova dagli stimoli decadenti dei tempi moderni. I suoni generati rimandano a uno scambio quotidiano con l’ambiente circostante, impregnato di rancore e contraddistinto dalla voglia individuale di egemonia.

La traccia evoca ritmi tribali e soundscape industriali, elementi ricorrenti nelle produzioni di Sebastian Vimercati. Parte delle percussioni sono state programmate replicando i suoni generati da un drumming sui cerchi metallici.

Si prosegue attraverso la seconda e la terza stanza che ospitano invece le tele e le carte della serie “Black Hole”, realizzate attraverso l’utilizzo di sabbie, resine, acrilici e foglie d’oro e d’argento: un modo per rimettere in armonia lo spirito predisponendo il visitatore a un confronto individuale, rilassante ed empatico. “Reflect” sarà così la prima delle esposizioni ospitate da PAD, all’interno di Palazzo Torremuzza.

«I dischi possono relazionarsi con lo spettatore inducendo, durante il passaggio nello spazio, a guardarsi e a guardare ciò che lo circonda - spiega la curatrice Floriana Spanò -. Inoltre, quasi come in un’indagine psicologico-sociale, si entra in relazione con gli altri in un susseguirsi di confronti e relazioni umane. Epvs crea, con apparente leggerezza e dinamicità, un confronto con l’installazione che induce a riflettere nell’atto dello specchiarsi, trasferendo all’opera un significato psicologico ma anche emotivo.

I dischi specchianti che si librano nell’aria sottili e lucenti rendono leggero anche il nostro animo, traducendo l’opera in un rapporto tra superficie e immagine, pensieri ed emozioni, luce e materia. Spessore e densità dei pensieri interiori sembrano trovare una consistenza materica carica di energia e luce che dal centro si irradia verso l’esterno, come in una stella nascente che propaga la sua forza creatrice nello spazio».
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