Dentro la sede barocca dell'antico Ateneo: le visite al Palazzo Centrale dell'Università di Catania

Il Palazzo Centrale dell'Università di Catania
I camminamenti segreti da cui le suore guardavano senza essere viste; le cappelle inedite e i saloni aperti di rado di un luogo invece conosciutissimo come è la cattedrale di sant'Agata; tre complessi termali che affondano negli anni antichi: sarà un viaggio dall͛alto e dal basso, quello che "Le Vie dei Tesori" condurrà nel cuore antico di Catania.
Dal 19 ottobre al 4 novembre, per tre weekend, la manifestazione racconterà alla sua maniera 32 luoghi scelti con cura certosina con la collaborazione di tutte le istituzioni e di privati e realtà d'eccellenza della città, rintracciando siti che saranno una scoperta anche per gli stessi catanesi.
Un intero maestoso isolato che si affaccia sulla via Etnea, con la sua elegante veste barocca. Oggi è la sede di rappresentanza dell’antico Ateneo e ha tanto da raccontare del suo cantiere aperto nel 1696, dopo il terremoto, nel quale lavorarono i maggiori architetti del tempo.
In occasione del Festival l’Università di Catania cura un allestimento di alcune delle sue collezioni tra cui quella del Museo di Archeologia, con la chicca dei “falsi d’autore” che hanno ingannato anche gli esperti; quella di strumenti antichi di Fisica; quella di Biologia e Anatomia umana “Lorenzo Bianchi” con le straordinarie tavole anatomiche, occultate durante la Seconda guerra mondiale per evitare che venissero trafugate, e riscoperte negli anni Sessanta del secolo scorso.
Nel Palazzo da non perdere il cortile e il piano nobile con la splendida Aula magna affrescata da Giovan Battista Piparo e un prezioso arazzo con lo stemma degli Aragona.
La visita ha una durata di 45 minuti ed è accessibile ai disabili.
Dal 19 ottobre al 4 novembre, per tre weekend, la manifestazione racconterà alla sua maniera 32 luoghi scelti con cura certosina con la collaborazione di tutte le istituzioni e di privati e realtà d'eccellenza della città, rintracciando siti che saranno una scoperta anche per gli stessi catanesi.
Un intero maestoso isolato che si affaccia sulla via Etnea, con la sua elegante veste barocca. Oggi è la sede di rappresentanza dell’antico Ateneo e ha tanto da raccontare del suo cantiere aperto nel 1696, dopo il terremoto, nel quale lavorarono i maggiori architetti del tempo.
In occasione del Festival l’Università di Catania cura un allestimento di alcune delle sue collezioni tra cui quella del Museo di Archeologia, con la chicca dei “falsi d’autore” che hanno ingannato anche gli esperti; quella di strumenti antichi di Fisica; quella di Biologia e Anatomia umana “Lorenzo Bianchi” con le straordinarie tavole anatomiche, occultate durante la Seconda guerra mondiale per evitare che venissero trafugate, e riscoperte negli anni Sessanta del secolo scorso.
Nel Palazzo da non perdere il cortile e il piano nobile con la splendida Aula magna affrescata da Giovan Battista Piparo e un prezioso arazzo con lo stemma degli Aragona.
La visita ha una durata di 45 minuti ed è accessibile ai disabili.
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