Decori e arredi da sogno nella dimora principesca: visita con degustazione a Palazzo Biscari

L'interno di palazzo Biscari a Catania
L'amore per i prodotti della terra, la scoperta dei gioielli nascosti della Sicilia: da questo incontro nasce "Planeta e Tesori", iniziativa promossa dall'azienda Planeta in occasione della nuova edizione de "Le Vie dei Tesori", in programma a partire dal 14 settembre (leggi l'articolo di approfondimento).
La terza e ultima visita con degustazione catanese è in programma venerdì 2 novembre a Palazzo Biscari, tra i decori e gli arredi da sogno della dimora principesca. Di scena tutta la magnificenza del barocco catanese: affreschi, decorazioni, mobili e arredi di squisita fattura nella dimora privata di maggiore prestigio e pregio in città.
Nell’ultimo scorcio del Seicento, dopo il terremoto del 1693, la nobile famiglia dei principi di Biscari volle edificarlo su un tratto delle antiche mura cinquecentesche. Successivamente fu realizzata la decorazione dei sette splendidi finestroni affacciati sulla marina. Seguirono varie modifiche e una sfarzosa inaugurazione nel 1763.
Tra i visitatori, anche il celebre Goethe che apprezzò pure le preziose collezioni archeologiche. Varcato il monumentale ingresso, si attraversa il cortile centrale per raggiungere le eleganti sale. Da non perdere lo strepitoso salone delle feste con stucchi e affreschi sfavillanti.
La terza e ultima visita con degustazione catanese è in programma venerdì 2 novembre a Palazzo Biscari, tra i decori e gli arredi da sogno della dimora principesca. Di scena tutta la magnificenza del barocco catanese: affreschi, decorazioni, mobili e arredi di squisita fattura nella dimora privata di maggiore prestigio e pregio in città.
Nell’ultimo scorcio del Seicento, dopo il terremoto del 1693, la nobile famiglia dei principi di Biscari volle edificarlo su un tratto delle antiche mura cinquecentesche. Successivamente fu realizzata la decorazione dei sette splendidi finestroni affacciati sulla marina. Seguirono varie modifiche e una sfarzosa inaugurazione nel 1763.
Tra i visitatori, anche il celebre Goethe che apprezzò pure le preziose collezioni archeologiche. Varcato il monumentale ingresso, si attraversa il cortile centrale per raggiungere le eleganti sale. Da non perdere lo strepitoso salone delle feste con stucchi e affreschi sfavillanti.
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