Dalle tombe dei Florio a Paolo Borsellino: le visite a Santa Maria di Gesù, il cimitero più antico di Palermo

Il convento e il cimitero di Santa Maria di Gesù a Palermo
È il cimitero più antico della città, risale al 1426, ma è anche il luogo con più tombe nobiliari.
La visita a Santa Maria del Gesù, in occasione de "Le Vie dei Tesori", si svolge ogni sabato e domenica dal 2 al 31 ottobre ed è condotta dai frati del convento a cui appartiene, arroccato sulla collina Belvedere.
Il percorso è un vero viaggio storico tra le cappelle gentilizie, a iniziare da quella dei Florio, con le tombe di Vincenzo, Ignazio e donna Franca, e proseguendo per quella di Enrico Albanese, medico di Garibaldi, di Luigi Mercantini (l’autore della “Spigolatrice di Sapri”), dell’archeologo Antonino Salinas.
E ospita la memoria contemporanea, attraverso le tombe dei morti di mafia: dalla cappella di Paolo Borsellino (che da pochi mesi ospita anche Rita) a quella di Nino Agostino, a quella dell’ex sindaco Giuseppe Insalaco.
Senza dimenticare che le cappelle monumentali dei La Grua, degli stessi Florio (firmata da Damiani Almeyda), dei Lanza (opera di Ernesto Basile) sono vere opere d’arte.
In questa nuova edizione de "Le Vie dei Tesori" tutto il capoluogo è da vivere: da terra, dal cielo, dal mare. Sono infatti 87 i luoghi da visitare, molti dei quali aperti per la prima volta; 26 le esperienze speciali; 100 le passeggiate; 9 gli itinerari fuori porta.
Potete consultare l'elenco completo del luoghi aperti e di tutte le attività in programma (esperienze, passeggiate, fuori porta, etc..) sul sito web de "Le Vie dei Tesori".
La visita a Santa Maria del Gesù, in occasione de "Le Vie dei Tesori", si svolge ogni sabato e domenica dal 2 al 31 ottobre ed è condotta dai frati del convento a cui appartiene, arroccato sulla collina Belvedere.
Il percorso è un vero viaggio storico tra le cappelle gentilizie, a iniziare da quella dei Florio, con le tombe di Vincenzo, Ignazio e donna Franca, e proseguendo per quella di Enrico Albanese, medico di Garibaldi, di Luigi Mercantini (l’autore della “Spigolatrice di Sapri”), dell’archeologo Antonino Salinas.
E ospita la memoria contemporanea, attraverso le tombe dei morti di mafia: dalla cappella di Paolo Borsellino (che da pochi mesi ospita anche Rita) a quella di Nino Agostino, a quella dell’ex sindaco Giuseppe Insalaco.
Senza dimenticare che le cappelle monumentali dei La Grua, degli stessi Florio (firmata da Damiani Almeyda), dei Lanza (opera di Ernesto Basile) sono vere opere d’arte.
In questa nuova edizione de "Le Vie dei Tesori" tutto il capoluogo è da vivere: da terra, dal cielo, dal mare. Sono infatti 87 i luoghi da visitare, molti dei quali aperti per la prima volta; 26 le esperienze speciali; 100 le passeggiate; 9 gli itinerari fuori porta.
Potete consultare l'elenco completo del luoghi aperti e di tutte le attività in programma (esperienze, passeggiate, fuori porta, etc..) sul sito web de "Le Vie dei Tesori".
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