Dall'antica Entella al "fantasma" di Giuliana: i 9 borghi da non perdere vicino a Palermo
L'Antica Entella
A partire da Kuntisa (Contessa Entellina in lingua arbereshe), dove vi aspettano passeggiate tra i filari di vite fino alla Rocca di Entella e tour tra i vicoli del borgo; al castello federiciano di Giuliana è da non perdere l’aperitivo al tramonto tra nobili e cortigiane. Chi visita Chiusa Sclafani si commuoverà alla storia delle bambine abbandonate dalle famiglie che dovevano emigrare, ma si scoprirà anche che nel Monastero dell’Abbadia dove le suore benedettine distillavano profumi; e che Tornatore qui è di casa.
Sono solo alcuni dei tour e delle visite inedite da non perdere nei borghi vicino a Palermo, grazie alla nuova edizione dei Borghi dei Tesori Roots Fest, promosso dalla Fondazione Le Vie dei Tesori in collaborazione con tutti i Comuni e con l’Ufficio Scolastico Regionale, ed è sostenuto da IGT e dalla Fondazione Sicilia.
Tre week end - dal 10 al 26 maggio - secondo la formula rodata delle Vie dei Tesori: i borghi apriranno e animeranno i "tesori di famiglia".
A Prizzi (l’antica e misteriosa Hyppana sulla Montagna dei cavalli) si apriranno le porte dell’archivio comunale con i documenti dei cittadini dell’Ottocento, a tanti emigrati.
Un altro borgo, Giuliana, dove si scopre lo spettacolare castello federiciano e dove si trova la Cuba, enigmatica costruzione arabo-normanna. Secondo una leggenda, tra le mura si aggira il fantasma dell'Infantalinora (l’Infanta Eleonora d'Aragona, morta a Giuliana nel 1405) di guardia a un tesoro che verrà svelato solo a chi, in una notte di luna piena, compirà per sette volte consecutive il percorso che corre tra la Cuba e il castello, con in mano una candela accesa di cui non si deve assolutamente spegnere la fiammella. Magia e suggestione per un vero viaggio nel medioevo.
Da Busakkinu , Bisacquino, passarono sicani, greci, elimi, romani e saraceni, e partì per le Americhe la famiglia di Frank Capra con il regista piccino, percorrendo il tragitto che fecero migliaia di emigranti. Ma è anche il luogo dove la più antica bottega di orologiai è divenuta un Museo del tempo: qui si recò Luchino Visconti per commissionare un orologio da usare sul set del Gattopardo.
Chiusa Sclafani è un merletto di stucchi, chiese che paiono scrigni preziosi del tutto inattesi. Ha saputo mantenere intatto il suo segreto profondamente barocco. Visitarla vuol dire scoprire un borgo autentico, un gioiello scelto anche dagli artisti, come il pittore e incisore palermitano Giovanni Schifani.
Imperdibili il monastero benedettino dell’Abbadia, la chiesa di San Sebastiano, il monastero dei padri Olivetani, tra i set di “Nuovo Cinema Paradiso” dove si ritroverà la memoria delle bambine abbandonate dalle famiglie costrette ad emigrare. Ancora, Palazzo Bonfiglio, progettato da Giuseppe Damiani Almeyda. Senza dimenticare la cucina, e gli itinerari naturalistici nella riserva naturale orientata Monti di Palazzo Adriano e la valle del fiume Sosio.
Piccolo centro agricolo del Palermitano, con meno di tremila abitanti, Camporeale si trova alle falde delle colline che sovrastano la pianura di Mandrianova, in una zona che, secondo alcuni studi, è abitata da oltre quindicimila anni. L’anno scorso durante il festival ha avuto un grande successo per i suoi focus gastronomici che ritornano: una vera immersione di sapori e profumi, dalla mortadella premiata, ai vini da agricoltura biologica, ai succhi, alla pasta.
Trappeto – che quest’anno è al suo debutto nel Borghi dei Tesori Roots Fest - è un borgo di pescatori con le case bianche e i vicoli (oggi punteggiati da murales) che si inerpicano dall’antico porticciolo.
Il "Borgo di Dio", fondato da Danilo Dolci, ha continuato a lavorare e oggi ospita una mostra che ne racconta la storia. Non si deve perdere la “sardiata” allo scaro vecchio, quando i pescatori (conosciuti in passato come affucasardi) offriranno racconti, aneddoti e ovviamente una scorpacciata di pesce azzurro.
Montelepre ha origini incerte e forse deriva dall'arabo Muncilebbru. È una terra straordinaria, e possiede un dolce meraviglioso, la Pasta all’antica che sarà una delle scoperte durante il festival.
A Balestrate re Federico II d’Aragona, innamoratosi del mare azzurro e della lunghissima spiaggia dorata, si riservò la sovranità di questi luoghi per una larghezza “estesa quanto un tiro di balestra”. Qui ogni passo è un’esperienza: si andrà alla scoperta dei fiori di mango, dei vini delle nobili famiglie inglesi, di un medico sacerdote che curò il colera con il caffè.
COME PARTECIPARE
Le Vie dei Tesori ha messo a disposizione dei festival dei Borghi l’efficienza di una rete già consolidata e l’esperienza organizzativa.
Anche Borghi dei Tesori Roots Fest è una rassegna smart e digitale, con un unico coupon valido per le visite in tutti i luoghi – una media di cinque siti per ciascun borgo, senza contare esperienze e passeggiate che richiedono un coupon dedicato - che apriranno le porte.
Come nel Festival delle città, un coupon da 18 euro varrà per 10 visite, un coupon da 10 euro per 4 visite.
Passeggiate ed esperienze avranno coupon a parte e si consiglia fortemente la prenotazione, soprattutto per le degustazioni. I coupon saranno disponibili sulla piattaforma delle Vie dei Tesori e in un infopoint in ciascun borgo.
Sono solo alcuni dei tour e delle visite inedite da non perdere nei borghi vicino a Palermo, grazie alla nuova edizione dei Borghi dei Tesori Roots Fest, promosso dalla Fondazione Le Vie dei Tesori in collaborazione con tutti i Comuni e con l’Ufficio Scolastico Regionale, ed è sostenuto da IGT e dalla Fondazione Sicilia.
Tre week end - dal 10 al 26 maggio - secondo la formula rodata delle Vie dei Tesori: i borghi apriranno e animeranno i "tesori di famiglia".
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Partiamo da Kuntisa (Contessa Entellina in lingua arbereshe), dall’antica Entella che sembra osservare il borgo, benedicendolo e dall'antica tradizione arbëreshë, importata dagli esuli albanesi, che qui è ancora viva: tra costumi, lingua e chiese di rito bizantino.A Prizzi (l’antica e misteriosa Hyppana sulla Montagna dei cavalli) si apriranno le porte dell’archivio comunale con i documenti dei cittadini dell’Ottocento, a tanti emigrati.
Un altro borgo, Giuliana, dove si scopre lo spettacolare castello federiciano e dove si trova la Cuba, enigmatica costruzione arabo-normanna. Secondo una leggenda, tra le mura si aggira il fantasma dell'Infantalinora (l’Infanta Eleonora d'Aragona, morta a Giuliana nel 1405) di guardia a un tesoro che verrà svelato solo a chi, in una notte di luna piena, compirà per sette volte consecutive il percorso che corre tra la Cuba e il castello, con in mano una candela accesa di cui non si deve assolutamente spegnere la fiammella. Magia e suggestione per un vero viaggio nel medioevo.
Da Busakkinu , Bisacquino, passarono sicani, greci, elimi, romani e saraceni, e partì per le Americhe la famiglia di Frank Capra con il regista piccino, percorrendo il tragitto che fecero migliaia di emigranti. Ma è anche il luogo dove la più antica bottega di orologiai è divenuta un Museo del tempo: qui si recò Luchino Visconti per commissionare un orologio da usare sul set del Gattopardo.
Chiusa Sclafani è un merletto di stucchi, chiese che paiono scrigni preziosi del tutto inattesi. Ha saputo mantenere intatto il suo segreto profondamente barocco. Visitarla vuol dire scoprire un borgo autentico, un gioiello scelto anche dagli artisti, come il pittore e incisore palermitano Giovanni Schifani.
Imperdibili il monastero benedettino dell’Abbadia, la chiesa di San Sebastiano, il monastero dei padri Olivetani, tra i set di “Nuovo Cinema Paradiso” dove si ritroverà la memoria delle bambine abbandonate dalle famiglie costrette ad emigrare. Ancora, Palazzo Bonfiglio, progettato da Giuseppe Damiani Almeyda. Senza dimenticare la cucina, e gli itinerari naturalistici nella riserva naturale orientata Monti di Palazzo Adriano e la valle del fiume Sosio.
Piccolo centro agricolo del Palermitano, con meno di tremila abitanti, Camporeale si trova alle falde delle colline che sovrastano la pianura di Mandrianova, in una zona che, secondo alcuni studi, è abitata da oltre quindicimila anni. L’anno scorso durante il festival ha avuto un grande successo per i suoi focus gastronomici che ritornano: una vera immersione di sapori e profumi, dalla mortadella premiata, ai vini da agricoltura biologica, ai succhi, alla pasta.
Trappeto – che quest’anno è al suo debutto nel Borghi dei Tesori Roots Fest - è un borgo di pescatori con le case bianche e i vicoli (oggi punteggiati da murales) che si inerpicano dall’antico porticciolo.
Il "Borgo di Dio", fondato da Danilo Dolci, ha continuato a lavorare e oggi ospita una mostra che ne racconta la storia. Non si deve perdere la “sardiata” allo scaro vecchio, quando i pescatori (conosciuti in passato come affucasardi) offriranno racconti, aneddoti e ovviamente una scorpacciata di pesce azzurro.
Montelepre ha origini incerte e forse deriva dall'arabo Muncilebbru. È una terra straordinaria, e possiede un dolce meraviglioso, la Pasta all’antica che sarà una delle scoperte durante il festival.
A Balestrate re Federico II d’Aragona, innamoratosi del mare azzurro e della lunghissima spiaggia dorata, si riservò la sovranità di questi luoghi per una larghezza “estesa quanto un tiro di balestra”. Qui ogni passo è un’esperienza: si andrà alla scoperta dei fiori di mango, dei vini delle nobili famiglie inglesi, di un medico sacerdote che curò il colera con il caffè.
COME PARTECIPARE
Le Vie dei Tesori ha messo a disposizione dei festival dei Borghi l’efficienza di una rete già consolidata e l’esperienza organizzativa.
Anche Borghi dei Tesori Roots Fest è una rassegna smart e digitale, con un unico coupon valido per le visite in tutti i luoghi – una media di cinque siti per ciascun borgo, senza contare esperienze e passeggiate che richiedono un coupon dedicato - che apriranno le porte.
Come nel Festival delle città, un coupon da 18 euro varrà per 10 visite, un coupon da 10 euro per 4 visite.
Passeggiate ed esperienze avranno coupon a parte e si consiglia fortemente la prenotazione, soprattutto per le degustazioni. I coupon saranno disponibili sulla piattaforma delle Vie dei Tesori e in un infopoint in ciascun borgo.
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