LE VIE DEI TESORI
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Dai sontuosi palazzi al lago sprofondato: in tour a Caltanissetta con "Le Vie dei Tesori"

  • Vari luoghi - Caltanissetta
  • Dal 14 al 29 settembre (solo sabato e domenica)
  • Consulta gli orari nell'articolo
  • 3 euro (singolo ingresso), 10 euro (4 visite), 18 euro (10 visite)
  • I coupon per visite ed esperienze sono acquistabili online o negli info point allestiti durante il Festival in ogni città. Per le esperienze i coupon sono di valore variabile. Info al numero 091 8421121 (tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle 12.00 alle 18.00, sabato e domenica dalle 12.00 alle 20.00)
Balarm
La redazione

Il Palazzo della Provincia di Caltanissetta (foto di "Le Vie dei Tesori")

Dodici luoghi a cui si sommano esperienze, passeggiate naturalistiche e persino una ghost town, un borgo abbandonato e disabitato da sessant'anni. "Le Vie dei Tesori" ritorna a Caltanissetta, per l’ottava edizione di fila, dal 14 al 29 settembre per tre week end consecutivi (solo sabato e domenica). 

Si entrerà per la prima volta nei saloni della Prefettura, ospitati nel Palazzo della Provincia, anch’esso aperto alle visite: decorato dagli artisti, ha vetrate istoriate, saloni sontuosi e un delizioso piccolo giardino nascosto.

Si visiterà l’Abbazia di Santo Spirito che entra nel circuito di Italia Romanica: qui nacque il famoso amaro Averna; l’Istituto Testasecca e il Conservatorio, con un’inattesa collezione di macchine tipografiche che starebbero bene in un museo; l’area archeologica di Palmintelli, nel cuore della città; un ex mulino trasformato in Officina per gli artisti. 

Un nuovo festival di “riappropriazione della bellezza” che racconta l’intera Isola e che quest’anno diventa maggiorenne: era il 2006, infatti, quando nasceva la prima edizione a Palermo. Da lì in poi la manifestazione ha aumentato i suoi visitatori anno dopo anno, si è allargata a tutta l’Isola e ha raggiunto numeri altissimi e ha dovuto fare i conti con la pandemia, ma è stata tra le pochissime realtà italiane a non fermarsi mai.
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Una tra le primissime città siciliane ad aderire al festival fu proprio Caltanissetta, che nel 2023 ha registrato un fortissimo incremento mettendo insieme 5127 visitatori con una ricaduta turistica sul territorio di oltre 200 mila euro.

VISITE
Il programma è stato messo insieme cercando l’effetto “meraviglia” e lo storytelling. Come per l’Abbazia di Santo Spirito dove vi mostreranno il giardino dove i frati coltivavano le essenze per il famoso amaro di cui consegnarono la ricetta segreta a Salvatore Averna (acquista online); oppure il Conservatorio Bellini che espone strumenti musicali anche antichi nell’ex Istituto di beneficenza voluto da Ferdinando II di Borbone: a quel periodo  risale una stranissima collezione di macchine tipografiche su cui il maestro Antonio Caglià Guittard nel XIX secolo insegnava il mestiere di tipografo ai ragazzi del territorio. Sono pezzi che starebbero benissimo in un museo (acquista online).

Tra le chiese che si visiteranno, la quattrocentesca San Domenico che prima dell’Unità ospitò le tombe dei Moncada e oggi mostra una suggestiva cripta settecentesca con tre diverse tipologie di colatoi per l’essiccazione dei cadaveri (acquista online); la Madonna dell’Assunta voluta dalla contessa Aloisa De Luna che volle esservi sepolta con il figlio Francesco II Moncada (acquista online). 

Ancora, la moderna San Pietro con la sua storia di incontro tra le comunità e le sculture dell’artista nisseno Girolamo Ciulla (acquista online). E si scoprirà un presepe settecentesco del Matera (83 statuine, in tila e codda) nella sontuosa Sant’Anna affiancata all’Istituto Testasecca voluto dal signore delle miniere (acquista online). 

Superando l’ex mulino dei fratelli Tortorici, poi Villa Lapadura oggi trasformata in Officina per artisti emergenti e affermati che esporranno durante il festival (acquista online).

Eccoci ai palazzi: ovviamente si parte dall’ottocentesco edificio sulla collina del Tondo, che ospita sia la Provincia che la Prefettura e l’alloggio del prefetto. È una galleria di opere d’arte, ma anche di ambienti sontuosi, vetrate decorate dal Sozzi; e un minuscolo giardino prefettizio del 1892, con una fontana in ghisa della palermitana Fonderia Oretea (acquista online). 

Si passa poi a Palazzo Moncada che, voluto a metà 600 da Luigi Guglielmo Moncada, non venne mai completato e fu edificata soltanto la parte posteriore, rivolta verso il giardino, impreziosita da una fastosa teoria di mensoloni, “gattoni” (cornici ricurve), con figure umane e animali; ospita la galleria d’arte civica con le sculture di Michele Tripisciano e Giuseppe Frattallone (acquista online).

A Palazzo del Carmine, sede del Comune nel luogo del trecentesco convento dei Carmelitani: si entrerà nei saloni affrescati, nella sala consiliare e nel gabinetto del sindaco (acquista online).

E si visiterà il Teatro Margherita, intitolato alla consorte del futuro re Umberto I, inaugurato nel 1875 con il Macbeth di Verdi. Qui Camilleri ambientò il suo “Il birraio di Preston”, ispirandosi ai difficili rapporti tra la città e il Prefetto Fortuzzi  (acquista online).

Infine l’area archeologica Palmintelli, nel centro della città, dove fu scoperto un complesso funerario di tombe a grotticella dell’età del Bronzo. Se ne conserva soltanto una, con le pareti intagliate nella roccia (acquista online).

PASSEGGIATE
Non lontano dalla diga Disueri, sulla strada delle zolfare, nel territorio di Butera, si trova uno dei cosiddetti “borghi fascisti”, voluti da Mussolini per combattere il latifondo: Borgo Guttadauro venne costruito, abbandonato e dimenticato negli anni Sessanta, nessuno mai volle abitarvi.

Il comune di Butera ha anche tentato di venderlo, ma l’asta è andata deserta: nessuno vuole questa ghost town. Si visiterà con la passeggiata guidata dalla community di Ascosi Lasciti che da anni sta censendo i luoghi abbandonati della Sicilia (acquista online). 

ESPERIENZE
Quest’anno le esperienze del festival avranno tutte un supporto naturalistico: a partire dal trekking di 14 chilometri dalle masserie e dalla miniera di zolfo Giumentaro con i resti del pozzo Santa Barbara, sulLa strada per Monte Capodarso (acquista online). 

Un altro percorso ritornerà alla riserva di Lago Sfondato, luogo incredibilmente bello, tenebroso e misterioso,  bacino il cui letto è “sprofondato” nel 1907 (acquista online).

COME PARTECIPARE
Per partecipare a "Le Vie dei Tesori" basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul sito web del festival o negli infopoint allestiti durante il Festival in ogni città.

Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite, da 10 euro per 4 visite e da 3 euro è valido per un singolo ingresso. Per le passeggiate è previsto un coupon da 6 euro. Per le esperienze, i coupon sono di valore variabile. Consigliata la prenotazione on line.

A chi prenota viene inviata per mail una pagina con un codice QR con giorno/orario di prenotazione da mostrare all’ingresso dei luoghi sul proprio smartphone o stampata. In alternativa, ci si può presentare all’ingresso dei luoghi mostrando la pagina con il codice QR ricevuta via mail al momento dell’acquisto, ma si entrerà solo se ci sono posti disponibili.

I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più visitatori, anche simultaneamente e in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore. Nei luoghi disponibili solo ticket da 3 euro.
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