Da Nofrio e Virticchio a Travaglino: al Teatro Jolly arrivano "Le Vastasate" di Salvo Piparo
Salvo Piparo
Canovacci, smorfie, aneddoti, poesiole, siparietti giullareschi, la farsa di Nofrio e Virticchio, metafore della vita e doppi sensi “alla carlona”, versi sboccati di un tempo lontano.
Al Teatro Jolly di Palermo, dal 2 all'11 febbraio (venerdì, sabato e domenica), Salvo Piparo e Michele Piccione mettono in scena “Le vastasate”, un macco fatto di racconti di strada. Lo spettacolo è in programma il venerdì alle 21.15, il sabato con doppio turno alle 17.00 e alle 21.15 e la domenica alle 17.30.
"U Cuntu" per bocca di Piparo è un intruglio di ironia e sentimento della parola, ritmi incalzanti e passionali, canzoncine sbiadite di una Sicilia in bianco e nero.
In scena un cuntastorie che sembra raffigurare un cartellone naif: ora farsesco, ora valente spadaccino con parole e cunti, un omaggio ai poeti della vita quotidiana, e alla loro incredibile saggezza.
Dentro il chiostro di un teatro, sotto il cielo di una mirabile storia si ricama una trama ardita, una combinazione di cassaforte dove prendono vita i cunti e le vastasate che scandiscono le “pitruliate” dei bambini.
Un passato che appartiene ai giovani che vivono l’Isola come una madre che li cresce e li diverte attraverso gli antichi cunti siciliani, che esprimono attraverso il loro pathos l’incredibile patrimonio storico che risiede in ogni straordinario angolo della nostra terra.
Uno spettacolo legato ai cittadini siciliani e alla tradizione popolare, una scuola attraverso l’arte della parola, una lezione sulla bellezza della nostra terra, bagnata dal mare, insaporita dai suoi odori. Ora scrigno di tesori ora generoso donatore di favole.
Ad accompagnare l’attore le straordinarie musiche originali del polistrumentista Michele Piccione.
Al Teatro Jolly di Palermo, dal 2 all'11 febbraio (venerdì, sabato e domenica), Salvo Piparo e Michele Piccione mettono in scena “Le vastasate”, un macco fatto di racconti di strada. Lo spettacolo è in programma il venerdì alle 21.15, il sabato con doppio turno alle 17.00 e alle 21.15 e la domenica alle 17.30.
"U Cuntu" per bocca di Piparo è un intruglio di ironia e sentimento della parola, ritmi incalzanti e passionali, canzoncine sbiadite di una Sicilia in bianco e nero.
In scena un cuntastorie che sembra raffigurare un cartellone naif: ora farsesco, ora valente spadaccino con parole e cunti, un omaggio ai poeti della vita quotidiana, e alla loro incredibile saggezza.
Dentro il chiostro di un teatro, sotto il cielo di una mirabile storia si ricama una trama ardita, una combinazione di cassaforte dove prendono vita i cunti e le vastasate che scandiscono le “pitruliate” dei bambini.
Un passato che appartiene ai giovani che vivono l’Isola come una madre che li cresce e li diverte attraverso gli antichi cunti siciliani, che esprimono attraverso il loro pathos l’incredibile patrimonio storico che risiede in ogni straordinario angolo della nostra terra.
Uno spettacolo legato ai cittadini siciliani e alla tradizione popolare, una scuola attraverso l’arte della parola, una lezione sulla bellezza della nostra terra, bagnata dal mare, insaporita dai suoi odori. Ora scrigno di tesori ora generoso donatore di favole.
Ad accompagnare l’attore le straordinarie musiche originali del polistrumentista Michele Piccione.
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