Cripte sconosciute, chiese ritrovate e visite inedite: "Le Vie dei Tesori" svela Caltanissetta

Villa Benintende a Caltanissetta (foto di Igor Petyx)
Poi esperienze, passeggiate, e un racconto teatralizzato nella ex miniera di zolfo di Gabara e tanto altro. Le Vie dei Tesori ritorna a Caltanissetta da sabato 10 settembre e va avanti per tre weekend, sempre sabato e domenica, fino al 25 settembre e quest’anno si allarga anche a due siti importanti – la chiesa delle Anime del Purgatorio con la sua cripta e Santa Lucia con gli imponenti Sanpauluna - della vicina San Cataldo.
Un progetto che si anima della narrazione collettiva, della voglia di riappropriazione dei cittadini, della partecipazione delle centinaia di giovani che ogni anno si uniscono alla squadra di organizzatori, narratori, esperti del territorio, giornalisti che si mettono in gioco per “far parlare” i luoghi.
LE VISITE
Un lungo elenco, per un’edizione che parla alla memoria del territorio: a partire dagli archivi del liceo “Ruggero Settimo” aperti nel 1863, quando era gestito dai Gesuiti: dai registri balzano fuori nomi illustri (da Alfredo Rocco, “padre” del Codice penale, o Concetto Marchesi, a Gigino Gattuso e Pompeo Colajanni che frequentarono la scuola ma su barricate diverse) ma anche il ricordo di Santina Cannella, uccisa dal fidanzato, soltanto perché desiderosa di studiare.
Poi il Convitto dei Gesuiti, che aveva sede nella “casina” di villeggiatura dell’Ordine e colonia montana nel periodo fascista al cui periodo risale anche la piscina. Visite anche al laboratorio del museo mineralogico paleontologico e delle zolfare dell’IISS Mottura che espone 5000 minerali e il meteorite donato dall’imperatore d’Etiopia, oltre a una collezione di fossili, tra cui un esemplare di Ammonite Arietites del Giurassico.
Ecco il Convento agostiniano che conserva il dipinto su ardesia (ritenuto miracoloso) della Madonna della Grazia attribuito a Pietro Antonio Novelli, padre del celebre “Monrealese”; nella sacrestia, una piccola ma interessantissima mostra sull’Inquisizione spagnola, curata da Michele Mendolia Calella che si riallaccia alla storia del convento che alla fine del ‘600 fu luogo di un sodalizio eretico molinista - che coinvolse frati agostiniani e terziarie bizzoche nissene - che culminò nell’autodafé a Palermo.
Apre anche la cripta della Cattedrale, realizzata nei primi anni Venti del Novecento, trasformata in spazio culturale: ospita le installazioni della mostra “Adoremus” del nisseno Alberto Antonio Foresta sul possibile dialogo tra le religioni.
Altri due luoghi inediti per il festival: la casina ottocentesca del barone Benintende, sindaco di Caltanissetta nel primo ventennio dell’800, nata come residenza estiva, al centro di un ampio terreno coltivato a grano, olive, mandorle e uva da mosto; conserva ancora arredi d’epoca e molti strumenti agricoli, e le grandi valigie di fine ‘800 con cui i proprietari successivi, la coppia Paolilla, emigrati in America, utilizzò nei viaggi da e per gli States.
Infine la grande “macchina idraulica” di epoca fascista, il serbatoio di monte San Giuliano realizzato nel 1929 quando fu completato l'acquedotto delle Madonie: si potrà entrare nella struttura e arrivare fino alle grandi vasche.
LE PASSEGGIATE
Una la passeggiata in programma, porterà nel cuore storico della città, nel quartiere Provvidenza, tra inesorabile abbandono ed esempi virtuosi di rinascita, memoria storica cittadina, murales contemporanei e convivenza multiculturale.
LE ESPERIENZE
Sono tre le esperienze organizzate da Paesaggi di Mezzo per le quali è consigliabile prenotare subito perché sono molto richieste: si potrà passeggiare nei vigneti delle Tenute Lombardo, visitando la cantina e la tenuta di "Sua Altezza”.
Per chi ama camminare ecco invece il trekking di scoperta che si snoda tra il vulcanesimo sedimentario delle Maccalube di Terrapelata, la balconata panoramica di Monte Sabucina e la masseria Santa Barbara, antica residenza del barone Calafato.
infine è possibile visitare un luogo che sembra immobile nel tempo: l'ex miniera di Zolfo di Gabara, dove una guida, un geologo e un mimo racconteranno insieme la storia delle zolfare siciliane e le difficili condizioni di lavoro dei minatori e carusi.
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