Omaggio a Sciarrino con "Superflumina": al Teatro Massimo l'opera in un atto

Il compositore Salvatore Sciarrino
Il Teatro Massimo di Palermo è palco dell'omaggio a Salvatore Sciarrino con "Superflumina" diretta da Tito Ceccherini venerdì 3 e sabato 4 novembre alle 20.30.
Nell'ambito della rassegna "Nuove Musiche" è previsto un grande omaggio al compositore palermitano in occasione dei suoi settant’anni mettendo in scena "Superflumina", opera in un atto e prima rappresentazione italiana, con la regia di Rafael Villalobos.
Ambientata in una stazione, luogo non di sosta e di celebrazione della civiltà, ma «così monumentale da dilatarsi sopra il singolo ed esaltarne la solitudine – come scrive Sciarrino - Dentro, anche la percezione risulta alterata. Rumori ingranditi dagli spazi, amplificati dalla lontananza. Sono rumori meccanici, stridori (da noi anche un intrico assordante di pubblicità selvaggia). E soprattutto voci, frantumi di parole, anonimi: accolti dal brusìo, non appena gridati hanno perso la singolarità dell'io. L'umanità diviene fiumana, elemento fluido e impersonale».
Salvatore Sciarrino (Palermo, 1947) ha composto fra l’altro per: Teatro alla Scala, Accademia di Santa Cecilia, RAI, Maggio Musicale Fiorentino, Biennale di Venezia, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Carlo Felice di Genova, Arena di Verona, Operà National de Paris, Staatstheater Stuttgart, Oper Frankfurt, Nationaltheater Mannheim,Wuppertaler Bühnen, Concertgebouw Amsterdam, London Symphony Orchestra, Suntory Hall Tokyo; per i festival di: Domain Musical di Parigi, Schwetzingen, Donaueschingen, Lucerna, Witten, Salisburgo, New York, Wien Modern, Wiener Festwochen, Ensemble Intercontemporain, Berliner Festspiele Musik Biennale, Holland Festival, Alborough, Festival d'Automne di Parigi, Ultima di Oslo, Beethovenfest di Bonn.
Nell'ambito della rassegna "Nuove Musiche" è previsto un grande omaggio al compositore palermitano in occasione dei suoi settant’anni mettendo in scena "Superflumina", opera in un atto e prima rappresentazione italiana, con la regia di Rafael Villalobos.
Ambientata in una stazione, luogo non di sosta e di celebrazione della civiltà, ma «così monumentale da dilatarsi sopra il singolo ed esaltarne la solitudine – come scrive Sciarrino - Dentro, anche la percezione risulta alterata. Rumori ingranditi dagli spazi, amplificati dalla lontananza. Sono rumori meccanici, stridori (da noi anche un intrico assordante di pubblicità selvaggia). E soprattutto voci, frantumi di parole, anonimi: accolti dal brusìo, non appena gridati hanno perso la singolarità dell'io. L'umanità diviene fiumana, elemento fluido e impersonale».
Salvatore Sciarrino (Palermo, 1947) ha composto fra l’altro per: Teatro alla Scala, Accademia di Santa Cecilia, RAI, Maggio Musicale Fiorentino, Biennale di Venezia, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Carlo Felice di Genova, Arena di Verona, Operà National de Paris, Staatstheater Stuttgart, Oper Frankfurt, Nationaltheater Mannheim,Wuppertaler Bühnen, Concertgebouw Amsterdam, London Symphony Orchestra, Suntory Hall Tokyo; per i festival di: Domain Musical di Parigi, Schwetzingen, Donaueschingen, Lucerna, Witten, Salisburgo, New York, Wien Modern, Wiener Festwochen, Ensemble Intercontemporain, Berliner Festspiele Musik Biennale, Holland Festival, Alborough, Festival d'Automne di Parigi, Ultima di Oslo, Beethovenfest di Bonn.
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