"Lingua di Cane": lo spettacolo sugli esseri umani invisibili al Teatro Biondo

"Lingua di cane" è la lingua di chi non è più considerato un uomo, degli esseri umani invisibili. "Lingua di cane" è uno spettacolo che va in scena al Baglio di Stefano martedì 8 agosto alle 21.15, per riportare l'attenzione sui senza nome.
Lo spettacolo, inquadrato nel cartellone delle "Orestiadi di Gibellina" , verte sul concetto di disperso, perché disperso che vuol dire? Che uno è vivo oppure no? Nel mondo si vive o si muore, giusto? Ma sparire no, quello ti giuro io che è impossibile. Manco la magia ci può! Perché il mondo, quello una palla è e uno da qualche parte su sta palla deve essere!
Vissuti su un confine oltre cui la morte diventa un appuntamento più che una fatalità, i dispersi sono come "Lingua di Cane": un pesce di mare della famiglia Pleuronectidae, una sogliola, che vive adagiata sui fondali sabbiosi, piatta proprio come una lingua di cane.
Un pesce che sta lì, invisibile, con le sue braccia aperte, come uno di quei tanti morti che in quello stesso fondale invisibili lo sono sempre stati e che, forse, sono nati per essere invisibili, per attraversare una vita come si attraversa un deserto, senza speranze, senza possibilità.
Con il biglietto delle "Orestiadi" è possibile visitare gratuitamente il Museo delle Trame Mediterranee. Durante la manifestazione si potranno inoltre degustare alcuni prodotti gastronomici a chilometro zero accompagnandoli con quanto offerto della cantina Tenute Orestiadi.
Lo spettacolo, inquadrato nel cartellone delle "Orestiadi di Gibellina" , verte sul concetto di disperso, perché disperso che vuol dire? Che uno è vivo oppure no? Nel mondo si vive o si muore, giusto? Ma sparire no, quello ti giuro io che è impossibile. Manco la magia ci può! Perché il mondo, quello una palla è e uno da qualche parte su sta palla deve essere!
Vissuti su un confine oltre cui la morte diventa un appuntamento più che una fatalità, i dispersi sono come "Lingua di Cane": un pesce di mare della famiglia Pleuronectidae, una sogliola, che vive adagiata sui fondali sabbiosi, piatta proprio come una lingua di cane.
Un pesce che sta lì, invisibile, con le sue braccia aperte, come uno di quei tanti morti che in quello stesso fondale invisibili lo sono sempre stati e che, forse, sono nati per essere invisibili, per attraversare una vita come si attraversa un deserto, senza speranze, senza possibilità.
Con il biglietto delle "Orestiadi" è possibile visitare gratuitamente il Museo delle Trame Mediterranee. Durante la manifestazione si potranno inoltre degustare alcuni prodotti gastronomici a chilometro zero accompagnandoli con quanto offerto della cantina Tenute Orestiadi.
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