"L'italiana in Algeri": dopo 17 anni l'opera di Rossini torna al Teatro Massimo
Il direttore Gabriele Ferro (foto di Rosellina Garbo)
Va in scena al Teatro Massimo, da giovedì 23 a giovedì 30 novembre, "L'italiana in Algeri", dramma giocoso in due atti appartenente al genere dell'opera buffa, con testo di Angelo Anelli e musica di Gioacchino Rossini.
La direzione è curata da Gabriele Ferro, mentre la regia è di Maurizio Scaparro. Sul palco un cast eccezionale composto, tra l'altro, da: Simone Alaimo, Luca Tittoto, Maria Francesca Mazzara, Isabel De Paoli e Giovanni Romeo.
Già musicato nel 1808 da Luigi Mosca, il testo di Anelli si ispirava vagamente ad un fatto di cronaca realmente accaduto: la vicenda di Antonietta Frapolli, signora milanese rapita dai corsari nel 1805, portata nell'harem del Bey di Algeri Mustafà-ibn-Ibrahim e poi ritornata in Italia.
Il melodramma venne rappresentato per la prima volta al Teatro San Benedetto di Venezia ed ebbe subito un ottimo successo, anche grazie alla compagnia di canto comprendente Marietta Marcolini (Isabella) e Filippo Galli (Mustafà).
Anche quando la diffusione delle opere rossiniane era ormai in deciso declino, l'opera rimase in repertorio, in Europa e negli Stati Uniti, per quasi tutto l'Ottocento.
La prima ripresa novecentesca risale all'edizione torinese del 1925, diretta da Vittorio Gui ed interpretata da Conchita Supervia. Da allora, "L'italiana in Algeri" è rimasta una delle opere di Rossini più rappresentate nel repertorio dei teatri lirici di tutto il mondo.
La direzione è curata da Gabriele Ferro, mentre la regia è di Maurizio Scaparro. Sul palco un cast eccezionale composto, tra l'altro, da: Simone Alaimo, Luca Tittoto, Maria Francesca Mazzara, Isabel De Paoli e Giovanni Romeo.
Già musicato nel 1808 da Luigi Mosca, il testo di Anelli si ispirava vagamente ad un fatto di cronaca realmente accaduto: la vicenda di Antonietta Frapolli, signora milanese rapita dai corsari nel 1805, portata nell'harem del Bey di Algeri Mustafà-ibn-Ibrahim e poi ritornata in Italia.
Il melodramma venne rappresentato per la prima volta al Teatro San Benedetto di Venezia ed ebbe subito un ottimo successo, anche grazie alla compagnia di canto comprendente Marietta Marcolini (Isabella) e Filippo Galli (Mustafà).
Anche quando la diffusione delle opere rossiniane era ormai in deciso declino, l'opera rimase in repertorio, in Europa e negli Stati Uniti, per quasi tutto l'Ottocento.
La prima ripresa novecentesca risale all'edizione torinese del 1925, diretta da Vittorio Gui ed interpretata da Conchita Supervia. Da allora, "L'italiana in Algeri" è rimasta una delle opere di Rossini più rappresentate nel repertorio dei teatri lirici di tutto il mondo.
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