Ksneija Sidorova: la fisarmonica tra Bach e Piazzolla al Politeama Garibaldi

La fisarmonicista lettone Ksenija Sidorova.
Il programma: Johann Sebastian Bach (1685-1750), "Concerto in re minore per clavicembalo, archi e basso continuo BWV" (Versione per fisarmonica). Astor Piazzolla (1921-1992) Tangos, Adios Nonino, Libertango e Oblivion. Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov (1844- 1908), Shéhérazade, suite sinfonica op. 35.
Sul palcoscenico del Politeama Garibaldi la talentuosa musicista lettone under 30, che sarà diretto da Michal Nesterowicz: l'unica tappa italiana della Sidorova, fatta eccezione per una fugace apparizione che avrà anche con l’Orchestra regionale Toscana.
Il concerto BWV 1065 per quattro clavicembali è una trascrizione del Concerto per quattro violini op. 3 n. 10 di Vivaldi. Proprio a Vivaldi ha fatto pensare l’ardita scrittura contrappuntistica del Concerto per clavicembalo BWV 1052, forse uno degli ultimi della serie in ordine di composizione, ma che è certamente la rielaborazione di un concerto per violino non pervenutoci dello stesso Bach e non di Vivaldi, come alcuni musicologi hanno ipotizzato.
Piazzolla dedicò "Adios Nonino" al padre Vicente Nonino, alla sua morte, si tratta di un vero e proprio omaggio espresso in stile rapsodico. "Libertango" è stato composto nel 1974, e rappresenta uno dei suoi lavori più famosi di Piazzolla, che ha riscosso fama planetaria, impiegato in colonne sonore di film e in pubblicità.
"Oblivion" è stato composto nel 1982, reso famoso dalla colonna sonora del film Enrico IV di Marco Bellocchio. è un tango più tradizionale senza grossi sconfinamenti nel jazz, presenta nella sezione centrale un tema di carattere contrastante e sensuale, sebbene meno intenso.
Shéhérazade, suite sinfonica op. 35 fu composta da Nikolaj Rimskij-Korsakov nel 1888 ed eseguita il 28 ottobre dello stesso anno a Pietroburgo con lo stesso autore sul podio. La suite si ispira alla raccolta de "Le mille e una notte e al sultano Schahriar", che aveva giurato di condannare a morte ciascuna delle proprie mogli, dopo la prima notte, convinto della loro infedeltà. Ma la Sultana Shéhérazade riuscì ad avere salva la propria vita interessando il feroce marito a meravigliosi racconti che gli andò narrando durante 1001 notti. Stimolato dalla curiosità, il sultano rimandava continuamente il supplizio della moglie finendo per rinunciare completamente al suo progetto sanguinario.
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