"Come Fratelli": a Villa Filippina una storia d'incontro e confronto tra mafia e antimafia
Mafia e antimafia si affrontano sul palco del Teatro Arena Villa Filippina, giovedì 19 luglio alle ore 21.30 con lo spettacolo "Come Fratelli", scritto da Giovanni Libeccio e diretto da Piero Indelicato.
Lo spettacolo va in scena per la mini rassegna "Civico Teatro Sociale", organizzata da Villa Filippina e comprendente cinque spettacoli sotto la direzione artistica di Giovanni Libeccio.
Sul palco salgono Gaspare Di Stefano, Giovanni Libeccio e Alessandra Falanga. L'opera viene arricchita da alcuni brani musicali composte da Paola Russo.
Libeccio e Di Stefano interpretano Andrea e Salvo, due amici, due siciliani. Ma soprattutto, sono rispettivamente il figlio di un boss e un ragazzo semplice, proveniente da una modesta famiglia, pronti a dare due diverse prospettive sulla mafia.
Mediante una serie di flashback, la storia di Andrea e Salvo si dipana: la famiglia di Andrea è immersa nella malavita, il padre è un pezzo grosso, anche se di un piccolo paese. Ma gli equilibri mafiosi cambiano e il ragazzo assiste impotente all'omicidio del genitore. Reso impotente dalla situazione e trovandosi in pericolo, Andrea fugge: parte, va via, lontano.
Il suo senso di rabbia e sdegno è pari solo all'attrazione che il suo amico Salvo prova per gli ambienti della malavita. Un'attrazione destinata a trasformarsi in una concreta presa di posizione all'interno della mafia: Salvo trova la sua dimensione, afferma il suo status.
Ma i cambiamenti sono sempre alle porte: così, il ritorno di Andrea mette in discussione quanto conquistato da entrambe le parti.
Lo spettacolo va in scena per la mini rassegna "Civico Teatro Sociale", organizzata da Villa Filippina e comprendente cinque spettacoli sotto la direzione artistica di Giovanni Libeccio.
Sul palco salgono Gaspare Di Stefano, Giovanni Libeccio e Alessandra Falanga. L'opera viene arricchita da alcuni brani musicali composte da Paola Russo.
Libeccio e Di Stefano interpretano Andrea e Salvo, due amici, due siciliani. Ma soprattutto, sono rispettivamente il figlio di un boss e un ragazzo semplice, proveniente da una modesta famiglia, pronti a dare due diverse prospettive sulla mafia.
Mediante una serie di flashback, la storia di Andrea e Salvo si dipana: la famiglia di Andrea è immersa nella malavita, il padre è un pezzo grosso, anche se di un piccolo paese. Ma gli equilibri mafiosi cambiano e il ragazzo assiste impotente all'omicidio del genitore. Reso impotente dalla situazione e trovandosi in pericolo, Andrea fugge: parte, va via, lontano.
Il suo senso di rabbia e sdegno è pari solo all'attrazione che il suo amico Salvo prova per gli ambienti della malavita. Un'attrazione destinata a trasformarsi in una concreta presa di posizione all'interno della mafia: Salvo trova la sua dimensione, afferma il suo status.
Ma i cambiamenti sono sempre alle porte: così, il ritorno di Andrea mette in discussione quanto conquistato da entrambe le parti.
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