Cinquecento opere ripercorrono il Liberty di Palermo: l'esposizione a Palazzo Sant'Elia
La grafica della mostra che omaggia Demetra, "La pupa del capo"
Circa cinquecento opere, fra disegni di architettura e di arti applicate, arredi, dipinti, sculture, arazzi, ceramiche, arredi, bozzetti decorativi, abiti e gioielli provenienti da 70 collezioni pubbliche e private.
La Fondazione Sant'Elia dedica un'imponente mostra a quella irripetibile stagione rappresentata dalla fioritura dello stile Liberty a Palermo.
"Palermo Liberty - The Golden Age", una vera e propria età dell'oro che vede lavorare insieme grandi progettisti, pittori, scultori, decoratori, artigiani e imprese produttive per realizzare una città nuova, adatta alle esigenze della modernità e della borghesia.
In un periodo di cambiamenti e di sviluppo economico e sociale della città, si afferma, sotto l'egida di Ernesto Basile, una scuola che fa della città una delle capitali italiane di questo stile.
In quegli anni si sviluppa infatti a Palermo una temperie culturale che, pur non dimentica delle sue radici, elabora una maniera autonoma di guardare al dibattito europeo coevo e abbraccia tutti i settori della creatività con un linguaggio legato agli stilemi dell'Art nouveau.
Simbolo della mostra è la cosiddetta "pupa del Capo", opera a mosaico che raffigura Demetra, dea pagana protettrice dei cicli vitali del raccolto, amatissima dagli abitanti del mercato del Capo, dove era collocata fino a poco tempo fa come insegna del panificio Morello e da dove è stata rimossa per essere restaurata e meglio conservata a Palazzo Ajutamicristo.
"La pupa del Capo" è stata scelta perché rappresenta un esempio unico di quella commistione fra arte colta e cultura popolare che è una delle caratteristiche del Liberty a Palermo.
Il percorso espositivo, che occupa tutto il palazzo Sant'Elia, va dal 1897, data dell'apertura del Teatro Massimo di Giovan Battista Filippo e di Ernesto Basile, fino al 1923, anno dell'ultimazione della costruzione del Cinema Massimo di Giovan Battista Santangelo, allievo di Ernesto Basile, ed è diviso per stanze tematiche, con l'inserimento di documenti video e video installazioni.
Inaugurata il 15 dicembre, la mostra è visitabile fino al 2 giugno 2024, dal martedì al sabato dalle 9.00 alle 20.00; domenica dalle 10.00 all'ultimo ingresso delle 19.00.
Dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 18.00, possibilità di visita guidata della durata di 40 minuti, con un costo suppletivo di 5 euro.
L'esposizione per il weekend di Pasqua 2024 sarà aperta con i seguenti orari:
Venerdì: dalle 9:00 alle 20:00 con ultimo ingresso ore 19.00
Sabato: dalle 9:00 alle 20:00 con ultimo ingresso ore 19.00
Domenica: dalle 10:00 alle 20:00 ultimo ingresso 19.00
Lunedì: chiusura.
La Fondazione Sant'Elia dedica un'imponente mostra a quella irripetibile stagione rappresentata dalla fioritura dello stile Liberty a Palermo.
"Palermo Liberty - The Golden Age", una vera e propria età dell'oro che vede lavorare insieme grandi progettisti, pittori, scultori, decoratori, artigiani e imprese produttive per realizzare una città nuova, adatta alle esigenze della modernità e della borghesia.
In un periodo di cambiamenti e di sviluppo economico e sociale della città, si afferma, sotto l'egida di Ernesto Basile, una scuola che fa della città una delle capitali italiane di questo stile.
In quegli anni si sviluppa infatti a Palermo una temperie culturale che, pur non dimentica delle sue radici, elabora una maniera autonoma di guardare al dibattito europeo coevo e abbraccia tutti i settori della creatività con un linguaggio legato agli stilemi dell'Art nouveau.
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La mostra "Palermo Liberty. The Golden Age", a cura di Cristina Costanzo, Massimiliano Marafon Pecoraro ed Ettore Sessa, è un progetto che si avvale di un Comitato scientifico presieduto da Maria Concetta Di Natale di cui, oltre ai curatori, fanno parte Danilo Maniscalco, Eleonora Marrone Basile, Raffaello Piraino e Dario Russo. L'allestimento è curato da Silvia Cattiodoro e Calogero Vinci dell’Università degli Studi di Palermo.Simbolo della mostra è la cosiddetta "pupa del Capo", opera a mosaico che raffigura Demetra, dea pagana protettrice dei cicli vitali del raccolto, amatissima dagli abitanti del mercato del Capo, dove era collocata fino a poco tempo fa come insegna del panificio Morello e da dove è stata rimossa per essere restaurata e meglio conservata a Palazzo Ajutamicristo.
"La pupa del Capo" è stata scelta perché rappresenta un esempio unico di quella commistione fra arte colta e cultura popolare che è una delle caratteristiche del Liberty a Palermo.
Il percorso espositivo, che occupa tutto il palazzo Sant'Elia, va dal 1897, data dell'apertura del Teatro Massimo di Giovan Battista Filippo e di Ernesto Basile, fino al 1923, anno dell'ultimazione della costruzione del Cinema Massimo di Giovan Battista Santangelo, allievo di Ernesto Basile, ed è diviso per stanze tematiche, con l'inserimento di documenti video e video installazioni.
Inaugurata il 15 dicembre, la mostra è visitabile fino al 2 giugno 2024, dal martedì al sabato dalle 9.00 alle 20.00; domenica dalle 10.00 all'ultimo ingresso delle 19.00.
Dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 18.00, possibilità di visita guidata della durata di 40 minuti, con un costo suppletivo di 5 euro.
L'esposizione per il weekend di Pasqua 2024 sarà aperta con i seguenti orari:
Venerdì: dalle 9:00 alle 20:00 con ultimo ingresso ore 19.00
Sabato: dalle 9:00 alle 20:00 con ultimo ingresso ore 19.00
Domenica: dalle 10:00 alle 20:00 ultimo ingresso 19.00
Lunedì: chiusura.
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