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"Callas d'Incanto": lo spettacolo all'alba al Teatro Antico di Segesta con Debora Caprioglio

  • Dionisiache 2020
  • Teatro Antico di Segesta - Calatafimi-Segesta (Tp)
  • 23 agosto 2020 (evento concluso)
  • 05.00
  • 25 euro (intero), 21 euro (ridotto), 22 euro (congiunti intero), 19,50 (congiunti ridotto), 17 euro (ridotto plus)
  • Biglietti acquistabili online. Info sul sito delle Dionisiache e ai numeri 0924 1912533 o 388 9590892
Balarm
La redazione

L'attrice Debora Caprioglio

Bruna, fedele governante di Maria Callas, al suo servizio dal 1953 al 1977, è stata l’ombra della Callas e come una Vestale, ne custodisce la memoria, i ricordi, l’idea di una donna che ha rappresentato tutta la sua esistenza, per la quale la sua vita ha avuto ed ha ancora una ragione che va al di là del semplice esistere. 

Callas d'Incanto è il titolo dello spettacolo in programma all'alba al Teatro Antico di Segesta domenica 23 agosto (in replica lunedì 24 agosto alle 21.00 nello Spiazzo Greco di Contessa Entellina per il "Festival diffuso" delle Dionisiache.

Scritto e diretto da Roberto D'Alessandro, lo spettacolo è una produzione di TeatroPer e ha come protagonista sul palco Debora Caprioglio (Luci e Fonica a cura di Gabriele Neri, Direttore di Palco Ludovica Costatini).  

Maria Callas è una leggenda. La sua statura artistica ha diviso il mondo dell’opera in prima e dopo la Callas. La sua capacità di interpretazione ha strappato la scena operistica all’affettazione dei gorgheggi fini a se stessi, ed è riuscita a dare un’armonia ai personaggi del melodramma, mostrando sui palcoscenici di tutto il mondo un’anima in una voce.
La Callas nel nostro racconto non è una voce in una donna, bensì una donna con una voce. 

Esattamente questa dimensione mitica ha Bruna della Callas. La racconta con fervore e passione quasi religiosa, soffermandosi maggiormente sul tormento della sua anima. Una grande storia d’amore, dopo l’incontro con Aristotele Onassis.

La loro relazione e il triste epilogo concorrono ancora di più a dare alla vicenda una sacralità mitica che pare sussurrarci che la felicità non è di questa terra, se due dei come loro non sono potuti essere felici. Bruna durante tutto lo spettacolo attende il ritorno della sua Madame. L’aspetterà per sempre, perché si sente come la tessera di un puzzle che completa un mosaico.
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