"Amnesie di un viaggiatore senza biglietto" al Jolly: lo spettacolo per ricominciare a stupirsi
Augusto Fornari
Chi siamo? Dove andiamo? A fare cosa? Perché non ce ne stiamo a casa? Alle grandi domande che assillano l’esistenza, il signor Amnesia, personaggio stralunato e sognatore, ha trovato finalmente una risposta ma…non se la ricorda!
Amnesie di un viaggiatore senza biglietto è il nuovo spettacolo di e con Augusto Fornari, che va in scena al Teatro Jolly di Palermo dal 19 al 28 maggio 2023.
Amnesia è così, dimentica. Perciò lo chiamano Amnesia. Però ha trovato un modo: ci fa vedere i suoi corti circuiti.
E d’un tratto, con lo sguardo confuso di Amnesia, la realtà ci sembra chiara. Forse è solo un’illusione, però guardando “L’uomo senza voglie”, “l’ubriaco di tutto”, “l’impegnato e la buca”, “quello che si perde nel treno”, “il guru di provincia”, e il “Casanova da chat” viene da pensare che forse “starsene a casa”, nel senso di coltivare il proprio giardino, potrebbe essere ancora una direzione percorribile.
Con il dubbio che forse un po’ di sana Amnesia farebbe bene a tutti, per tornare a vedersi con uno sguardo nuovo, per ricominciare, di nuovo, a stupirsi.
E in una passerella di Amnesie comiche, poetiche, graffianti, sfilano dubbi, certezze, stupidità, intelligenze, splendori e miserie dell’Uomo (che con la U maiuscola vuol dire anche donna). Un’umanità ormai intrappolata da sistemi che lei stessa ha creato, dai quali non riesce, come presa da un incantesimo, a sbrogliarsi. Amnesia potrebbe liberarci. Lui sa come fare ma… non lo ricorda.
Amnesie di un viaggiatore senza biglietto è il nuovo spettacolo di e con Augusto Fornari, che va in scena al Teatro Jolly di Palermo dal 19 al 28 maggio 2023.
Amnesia è così, dimentica. Perciò lo chiamano Amnesia. Però ha trovato un modo: ci fa vedere i suoi corti circuiti.
E d’un tratto, con lo sguardo confuso di Amnesia, la realtà ci sembra chiara. Forse è solo un’illusione, però guardando “L’uomo senza voglie”, “l’ubriaco di tutto”, “l’impegnato e la buca”, “quello che si perde nel treno”, “il guru di provincia”, e il “Casanova da chat” viene da pensare che forse “starsene a casa”, nel senso di coltivare il proprio giardino, potrebbe essere ancora una direzione percorribile.
Con il dubbio che forse un po’ di sana Amnesia farebbe bene a tutti, per tornare a vedersi con uno sguardo nuovo, per ricominciare, di nuovo, a stupirsi.
E in una passerella di Amnesie comiche, poetiche, graffianti, sfilano dubbi, certezze, stupidità, intelligenze, splendori e miserie dell’Uomo (che con la U maiuscola vuol dire anche donna). Un’umanità ormai intrappolata da sistemi che lei stessa ha creato, dai quali non riesce, come presa da un incantesimo, a sbrogliarsi. Amnesia potrebbe liberarci. Lui sa come fare ma… non lo ricorda.
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