In un libro edito da Slow food quindici racconti da Nord a Sud scritti dalla nuova generazione di autori gastronomici. A rappresentare la Sicilia ci pensa un'osteria di Castelbuono
Un libro dedicato agli osti e alle osterie d'Italia, al loro essere fondamentali per la cucina tradizionale. "
OstiNati" raccoglie le storie, quindici per l'esattezza, di chi con il proprio sapere e agire si prende cura di noi e dell'ambiente, preserva conoscenze che altrimenti andrebbero perdute, tesse legami e relazioni con la propria comunità.
"OstiNati"
appunto, come il titolo del libro edito da
Slowfood, perché baluardi preziosi che mai si arrenderanno.
Sono storie di
resilienza e sostenibilità delle osterie d'Italia che si intrecciano con tematiche ambientali, culturali, sociali, e che in questo periodo difficile sono di forte ispirazione per riflessioni sul ruolo dell'oste e della sua capacità di fronteggiare sfide più grandi della propria cucina. Ognuno con il proprio percorso, chi per vocazione, chi per destino, ma tutti con lo stesso atteggiamento, quello di chi ha scelto di
mantenere viva la tradizione, il proprio borgo, il rapporto con la natura e con il territorio.
A raccontarle sono
sei autori, Giorgia Cannarella, Barbara Giglioli, Francesca Mastrovito, Salvatore Spatafora, Tokyo Cervigni, Greta Contardo e il giornalista
palermitano
Salvatore Spatafora, e sette fotografi, Andrea Di Lorenzo, Laura Bianchi, Paolo Angelini, Francesco Torricelli, Gloria Soverini e il palermitano
Benedetto Tarantino, che hanno immortalato in parole e immagini i colori unici di ogni angolo d'Italia.
Ma oltre alle storie c'è di più, sono oltre cento le ricette pubblicate nel libro, da sperimentare a casa per portare in tavola tanti pezzetti di Italia.
A rappresentare la
Sicilia in questa monografia è l'osteria
Nangalarruni di Peppe Carollo a
Castelbuono. Il libro, di 384 pagine, 29 euro (prezzo soci Slow Food: 21,75 euro), potete trovarlo on-line sul
sito di Slow Food editore.