TEATRO
Uno e una tre, il grottesco della vita vissuta
Torna l’ormai consueto appuntamento con la rassegna “Homo Ridens” in scena all’Agricantus di Palermo (via XX settembre 82/a): sarà il trio Uno e una tre (Tiziana Martinetti, Roberto Nanfa, Paolo Pagano) ad allietare, sabato 10 e domenica 11 aprile alle 21.15, il weekend palermitano con “Ci vuole coraggio”, spettacolo di cabaret dal ritmo incalzante, che riconferma la bravura dei tre attori dal loro esordio nel 2003 (biglietti 7 euro, 5 euro per gli abbonati IdeaNet). La caratteristica di questo spettacolo è, come già detto, la capacità dei tre comici di far ridere il pubblico senza pause, alternando gag esilaranti che traggono spunto quasi sempre dal quotidiano: dis/occupazione, ricchezza e povertà, telefonini, cittadini agli uffici pubblici, la sfortuna che sembra perseguitare un povero disgraziato, interpretato da Roberto Nanfa (figlio d’arte).
Il tutto interpretato con fine umorismo e dalla capacità dei tre attori, che giocano molto anche sulla mimica facciale, in particolare Tiziana Martilotti, che è stata paragonata alla Mazzamauro. Infine, Paolo Pagano, con la sua “aria spaesata”, completa e rende più comiche le situazioni. La rassegna “Homo Ridens” ha contribuito e contribuisce a rilanciare una comicità del tutto palermitana, e ci ha spesso raccontato la nostra città così come la vediamo tutti i giorni, nel grottesco della vita vissuta; alla fine la sensazione è quella di aver riso allo specchio, perché in fondo abbiamo riso di noi, anche se la nostra storia, allargando l’obiettivo, potrebbe essere la storia di tutte le strade e di tutte le città del mondo.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI
-
ITINERARI E LUOGHI
Spunta all'improvviso e sembra il paradiso: dov'è (in Sicilia) la spiaggia con un record
-
ITINERARI E LUOGHI
È un sogno per i turisti (di mezzo mondo): in Sicilia c'è uno dei borghi più belli d'Europa
-
STORIA E TRADIZIONI
Ne esistono solo tre al mondo e una è in Sicilia: cos'è la (prestigiosa) "Phiale Aurea"