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Teatro Biondo: soldi per gli stipendi, ma la crisi rimane

Dopo una settimana dalle dimissioni di Roberto Alajmo, sono stati tanti che hanno espresso solidarietà al direttore. Adesso arrivano anche i soldi per gli stipendi arretrati

  • 10 agosto 2016

Continua il dibattito sulla questione del Teatro Biondo, ormai giunta alla sua seconda settimana: sono passati otto giorni dalla riunione urgente del CdA e dalle dimissioni presentate dal direttore Alajmo, ancora non discusse.

In questo lasso di tempo sono state tante le voci che hanno provato a mediare fra il sindaco Orlando, principale artefice della crisi, e Roberto Alajmo che, in soli due anni, era riuscito a creare un dialogo sincero con i dipendenti del teatro e a rimettere in moto una macchina che era stata per troppi anni ferma.

Emma Dante, direttrice della Scuola del Biondo, e Roberto Andò sono sicuramente state le voci più autovervoli che hanno espresso la loro preoccupazione sulla vicenda e, allo stesso tempo, fiducia per una risoluzione diplomatica della stessa: tutti si sono appellati alla nota sensibilità del sindaco per i temi culturali, stupiti da certe dichiarazioni che hanno lasciato in molti spiazzati.

Alle voci di chi il palcoscenico lo calpesta ogni giorno, si sono aggiunte quelle di coloro che sognano quando il sipario è aperto: il pubblico. Su change.org è stata lanciata una petizione proprio dagli abbonati del Teatro Biondo che si appellano al Comune e alla Regione per non fermare il cammino intrapreso da Alajmo.

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Ancora più preoccupati del pubblico sono gli allievi del Biondo, che hanno scritto una lettera aperta alle istituzioni e hanno diramato un comunicato congiunto insieme agli allievi di altre due scuole teatrali, quella dello Stabile di Catania e dell'INDA di Siracusa, entrambi commissariati e simbolo di una gestione del mondo della prosa che in Sicilia non funziona.

In questo momento solo i dipendenti possono tirare un piccolo sospiro di sollievo: sono infatti stati versati dalla Regione, socio del Biondo, 400 mila euro della quota annuale per pagare gli stipendi arretrati di giugno e luglio. Ora rimangono poche settimane a chi tenta di ricucire il rapporto fra sindaco e direttore in attesa della riunione del CdA di fine mese, nella speranza che il fresco sotto l'ombrellone possa portare consiglio.

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