Sicilia: Fondi per la formazione fermi dal 2009

Se l'immobilismo è la minaccia più grave che pesa sulle spalle della Sicilia da secoli, allora è facile spiegare perchè in una situazione complessa come quella attuale i fondi regionali per il commercio o quelli europei destinati alla formazione si trovano in una fase di stallo, bloccati per questioni procedurali o per disattenzione della politica regionale all’economia e allo sviluppo delle imprese siciliane.

Sono tantissimi ad esempio i bandi per l’utilizzo di fondi europei rivolti alla formazione, fermi dal 2009 per un valore di circa 800 milioni di euro, il cui utilizzo creerebbe la possibilità una maggiore qualificazione professionale oltre che la formazione di occasioni di lavoro. Sui fondi per il commercio stanziati dall’Unione Europea e mai spesi si pronuncia l’Assessore alle Attività produttive del comune di Palermo, Marco Di Marco che afferma «Personalmente ritengo che la scelta più giusta sia quella pragmatica in attesa di un nuovo bando per la gestione di questi fondi per aiutare le imprese commerciali siciliane».

Mentre Nadia Spallitta, consigliere comunale di Italia dei valori dichiara che «Potrebbe ipotizzarsi la riqualificazione, a costo zero, del personale delle aziende partecipate, e tra queste la Gesip, che potrebbero accedere a questi corsi di formazione finanziati dall’Unione Europea, per acquisire quelle specifiche competenze e quelle specializzazioni, oggi più che mai necessarie all’interno di un progetto di riorganizzazione delle aziende partecipate, ed in relazione ai piani industriali che dovranno essere predisposti per ciascuna società». Un immobilismo gravoso quello riguarda i fondi e che pesa enormemente sulle pubbliche amministrazioni, che invece di godere delle somme stanziate dall’Unione Europea si ritrovano a spendere le risorse proprie per formare il loro personale.