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"Madama Butterfly": riapre il Teatro Massimo

Con la nota tragedia pucciniana in tre atti,"Madama Butterfly", dal dramma omonimo di David Belasco, riapre la Stagione del Teatro Massimo

Balarm
La redazione
  • 18 settembre 2009

Quando Giacomo Puccini, in una serata estiva del 1900, assistette a Londra ad una tragedia scritta da David Belasco, prendendo spunto da una novella dello scrittore americano John Luther Long, ne rimase talmente colpito da decidere di volerne fare un’opera. Iniziò quasi subito, sul libretto che Luigi Illica e Giuseppe Giacosa gli scrissero, la composizione di quella che sarebbe diventata una delle sue creazioni più amate e rappresentate. E' con "Madama Butterfly" che si apre l'autunno del Teatro Massimo di Palermo, dopo il grande successo della tournée estiva al Festival di Savonlinna, cui hanno assistito oltre 15.000 spettatori. Da sabato 19 a domenica 27 settembre, in scena la tragedia in tre atti, in un'edizione proveniente dalla "Finnish National Opera" di Helsinki, mai vista finora in Italia.

Nel ruolo della infelice fanciulla giapponese Cio-Cio-San il soprano cinese Hui He, fra le più apprezzate interpreti pucciniane di oggi. Al suo fianco il tenore Massimiliano Pisapia nel ruolo di Pinkerton e il baritono Fabio Capitanucci in quello di Sharpless; sul podio il palermitano Gabriele Ferro. L'allestimento è firmato da Lorenzo Mariani (regia) e Maurizio Balò (scene e costumi). La storia dell'opera ha origine con un doloroso e inaspettato insuccesso al debutto, il 17 febbraio 1904 al Teatro alla Scala di Milano; ma Puccini non si perse d’animo e, dopo aver apportato delle modifiche alla partitura, sopprimendo alcune scene e rendendo l’opera più agile, "Madama Butterfly" debuttò nuovamente al Teatro Grande di Brescia nel maggio dello stesso anno, ottenendo, questa volta, un clamoroso trionfo.

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Incentrato quasi totalmente sul grande personaggio tragico di Cio-Cio-San, il capolavoro di Giacomo Puccini sviluppa in maniera coerente dal primo al terzo atto il carattere della protagonista, che da ingenua fanciulla si trasforma poco a poco in donna matura e consapevole della grande illusione in cui è vissuta. Sensibile alle atmosfere esotiche dell’opera, Puccini per la realizzazione della partitura si documentò minuziosamente su ritmi, motivi e stilemi tipicamente nipponici, riuscendo a far aderire la musica al carattere fragile e intenso della protagonista. Il costo dei biglietti va da 10 a 102 euro, in vendita al botteghino del Teatro (da martedì a domenica dalle ore 10 alle 15), sul sito www.teatromassimo.it (dove è possibile consultare anche gli orari degli spettacoli) o nelle prevendite autorizzate in tutta Italia del circuito Amit-Vivaticket. Si può anche effettuare la prevendita telefonica al numero 800 90 70 80 (tutti i giorni dalle ore 10 alle 17).

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