SPORT
Il Palermo mette paura alla Juventus
JUVENTUS-PALERMO 2 - 1 (primo tempo 1 - 0)
Marcatori: 31’ pt P. Nedved, 6’ st Z. Ibrahimovic, 17’ st D. Godeas.
JUVENTUS (4-4-2): G. Buffon, F. Balzaretti (36' st Zebina), R. Kovac, F. Cannavaro, G. Zambrotta, M. Camoranesi, F. Emerson, P. Vieira, P. Nedved (34' st Mutu), D. Trezeguet, Z. Ibrahimovic (15' st Del Piero). A disp.: C. Abbiati, A. Del Piero, A. Mutu, M. Blasi, L. Thuram, G. Giannichedda, J. Zebina. All: Fabio Capello.
PALERMO (4-4-1-1): F. Agliardi, K. Conteh, C. Zaccardo, A. Barzagli (0' st Biava), F. Grosso, M. Gonzalez (30' st Makinwa), M. Mutarelli, S. Barone, M. Santana, D. Di Michele (18' st Caracciolo), D. Godeas. A disp.: M. Andujar, F. Brienza, P. Codrea, G. Biava, S. Makinwa, A. Caracciolo, P. Accardi. All: Giuseppe Papadopulo.
Ammoniti: K. Conteh (P), G. Zambrotta, P. Vieira, M. Camoranesi.
Arbitro: Massimo De Santis (Roma 1).
Avrebbe potuto essere una tranquilla partita di fine campionato giocata a conti oramai fatti ed invece i 14 punti di vantaggio dilapidati dalla Juventus in poche partite hanno fatto sì che lo scudetto 2005/2006 venga deciso proprio in queste gare conclusive. La partita si è giocata in un clima un po’ surreale, a seguito dell’inchiesta sulle intercettazioni telefoniche che ha investito la Triade bianconera, ed è per tale ragione che, almeno all’inizio, gli occhi erano puntati più sulle reazioni in casa juventina che sulle azioni in campo, anche se il Palermo ha fortemente contribuito a rendere questo finale di campionato più emozionante.
Al 20’ è il Palermo che crea la sua occasione migliore con un ottima discesa di Godeas che serve l’accorrente Gonzalez, ma l’argentino, pressato da un difensore bianconero, manda altissimo. Poi al 31’ arriva il gol di Nedved, al termine di un’azione prolungata in cui la difesa rosanero poteva fare di più: gran merito del gol va dato a Camoranesi che caparbiamente ha tenuto il pallone, crossandolo al centro, dove l’accorrente Nedved non ha potuto fare altro che far passare la palla sotto le gambe di Agliardi. Il Palermo però non ci sta e reagisce prontamente, mettendo in difficoltà i bianconeri. Al 35’ gran tiro dalla distanza di Conteh che Buffon respinge di piede in angolo. Sull’azione di calcio d’angolo Goedas reclama un rigore per atterramento in area ma De Sanctis lascia proseguire.
Nella ripresa Biava prende il posto di un acciaccato Barzagli e la difesa nei primi minuti è visibilmente squilibrata. Ne approfitta Ibrahimovic, che non segnava da 72 giorni. Lo svedese scatta sul filo del fuorigioco e trafigge Agliardi ancora una volta con un pallone che passa sotto le gambe. Sembra davvero una beffa, ma nessuno del Palermo sembra arrendersi. Al 17’ arriva il bel gol di Godeas: l’attaccante, migliore in campo dei rosanero, entra in area e fa partire un tiro micidiale imprendibile per Buffon. Lo stadio delle Alpi ammutolisce. Se fino a quel momento le orecchie erano puntate sul campo di Parma dove gioca il Milan, ora l’attenzione è rivolta tutta alla gara che si riapre. Sui volti della dirigenza, della panchina, dei giocatori e dei tifosi bianconeri si legge la paura di un gol rosanero che porterebbe il Milan a meno uno. Ed il Palermo fa di tutto per alimentare questa paura. Papadopulo tenta il tutto per tutto, buttando nella mischia anche Caracciolo e Makinwa, nel tentativo di sfondare la difesa bianconera. È proprio il nigeriano al 33’ ad avere sui piedi la palla del pareggio: assist di testa di Caracciolo per Godeas che però è fuori posizione, la sfera arriva a Makinwa che da ottima posizione di piatto spedisce fuori, con Buffon battuto. È l’azione emblematica che racchiude in sé il deludente campionato dei nostri attaccanti, mai decisivi.
Pochi minuti dopo un ottimo pallone arriva al limite dell’area per Mutarelli che però svirgola e manda addirittura il pallone in fallo laterale. I bianconeri fanno melina ed il Palermo, nonostante la pressione, non riesce a raddrizzare la partita. Finisce così 2-1, con la Juventus che festeggia perché domenica prossima, contro la Reggina, basta un pareggio. Il Palermo esce a testa alta, ma oramai siamo stanchi di tessere le lodi di questa squadra che non demorde mai, che gioca a viso aperto ma che riesce a concretizzare troppo poco. La speranza è che il prossimo anno, con gli innesti giusti, si possa rendere questa squadra più competiva, capace di portare a casa, oltre ai complimenti, qualche punto in più.
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