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C’era una volta l’arena a Palermo: racconti della città e dei suoi bei cinema all'aperto
L’Odeon è stata una delle ultime arene cittadine a chiudere i battenti, prima dell’arena Favorita: ma ci sono ancora posti in cui vivere questa magia nella nostra città
L'arena Odeon di Mondello (foto archivio privato di Eduardo De Stefani)
Nata nella metà degli anni cinquanta, l’Odeon è stata una delle ultime arene di Palermo a chiudere i battenti, anzi la penultima a smettere l’esercizio, prima dell’arena Favorita. A raccontarci la storia dell’arena di Mondello è Giovanni Lizzio, 56 anni, un appassionato ricercatore dei racconti di Palermo e dei suoi cinema.
«L’Oden nacque per idea di 3 soci, due dei quali erano Vito Di Martino (proprietario anche del Glauco, nella vicina borgata di Partanna) e Ino Arato. Sciolta l’originaria società tra Di Martino ed i suoi soci, già nei primi anni sessanta, l’arena passò poi sotto il controllo della famiglia Sorrisi, prima ai fratelli Salvatore Giuseppe ed Enrico, poi ad Antonio Sorrisi, la quale era proprietaria anche del cinema Noce in via Ruggerone da Palermo, chiuso dai primissimi anni ottanta».
«È sicuramente uno di quei luoghi cari a molto palermitani che mai l'hanno dimenticato, basti pensare che alcuni film sono stati programmati all'arena (uno addirittura per decennio) tra gli anni cinquanta e gli anni ottanta».
Un pò come l'iconico drive-in americano, il cinema all’aperto (magari gustando un bel gelato al posto dei classici pop corn salati) è un’esperienza e una sensazione unica. Sono due le arene stagionali ancora attive nella zona del palermitano, l'arena Paradiso di Porticello e l'arena Aurora di Tommaso Natale.
«Siamo in attesa di ricevere le norme regionali che riguardano gli spettacoli per ripartire con la programmazione estiva - dice Ettore Balistreri, titolare dell'arena Paradiso.
Rispetto a quando abbiamo aperto, nel 1953, la nostra attività ha subito un'evoluzione e oggi è diventata un’arena d’essai perchè facciamo cinema d’autore ricercato con film di pregio artistico e devo dire che anche il pubblico segue bene questo filone».
Con 67 anni di attivtà alle spalle questi luoghi hanno visto passare dai loro schermi tutto il cinema italiano e internazionale, cavalcando gli l'età d'oro degli anni 50, 60 e 70 in cui si registravano numeri da capogiro per una media di spettatori tra i 700 e i 1000 a sera, con la riproposizione della pellicola per due o anche tre spettacoli consecutivi.
Luoghi storici e di affezione, che hanno fatto la storia della città. E lo stesso vale anche per l'arena La Sirenetta, in via Azalea, a Mondello Valdesi. Impiantata subito dopo il secondo conflitto mondiale e gestita nel tempo da diversi imprenditori, con una attività che è durata oltre cinquant'anni, anche per questo pezzo di storia delle serate palermitane la chiusura è arrivata nell'estate del 2006.
Un piccolo momento di gloria l'ha rivissuto nell'estate del 2018 quando l'arena ritorna magicamente in attività ospitando una rassegna di pellicole all'interno della mostra d'arte europea itinerante "Manifesta 12", manifestazione organizzata a Palermo dal mese di maggio al mese di novembre.
«Negli anni si è verificato un cambiamento che ritengo necessario perchè si è passati da un target più trasversale e generalista, che rispondeva bene ai blockbuster o film commerciali fino ad approdare ad una programmaz di qualità, e questo perché è venuta meno una grossa fetta del grande pubblico che è quello che oggi predilige il multyplex ma che un tempo affollva le nostre sale».
E chissà mai che invece l’emergenza Covid che impone l’esigenza di distanziamento sociale e di evitare gli spazi chiusi non faccia tornare in auge una delle storiche arene di Palermo.
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